Istituto Piepoli: i consumatori vogliono prezzi convenienti anche abbassando le grammature

Negli ultimi dodici mesi è cresciuto del 5% il numero dei consumatori italiani che consumano abitualmente salumi, delineando così il 76% che ha risposto affermativamente al sondaggio di Istituto Piepoli, illustrato da Sara Merigo nella tavola rotonda di Cibuslab dedicato alla categoria. In base alle scelte del campione rappresentativo degli italiani, il consumo di salumi diminuisce all’aumentare dell’età, mentre l’acquisto avviene prevalentemente al supermercato/ipermercato; canale che arriva al 78% ben distante da botteghe e piccoli alimentari (21%), discount (19%) e produttori locali (15%), con l’online che si ferma al 5%.

La maggioranza degli intervistati (58%), inoltre, preferisce acquistare dal banco taglio facendosi servire al momento dall’addetto, mentre la parte restante (42%), si affida ad affettati in vaschetta e salumi confezionati.

Il 57% del campione, in particolare fra i più giovani, si è detto poi favorevole ad acquistare prodotti di grammatura inferiore ma a un prezzo più conveniente, mentre per quanto riguarda la percezione della qualità, il 40% ritiene quella del discount inferiore rispetto al supermercato, con il 12% che la pensa in maniera opposta e il 30% che ritiene entrambe allo stesso livello.

Discount che vedono fra i preferiti per l’acquisto di salumi Eurospin (30%), Lidl (24%) e MD (12%), mentre i primi tre marchi in generale sono Fratelli Beretta (16%), Rovagnati (10%) e Prosciutto di Parma (9%).

Interessanti, infine, le risposte relative alle promozioni visto che il 58% degli intervistati (in prevalenza nella fascia più giovane) è abbastanza o molto condizionato dalla presenza o meno di sconti, mentre il 47% è disposto a rinviare l’acquisto di un salume in attesa di una promozione.

Dicendo ‘rimando l’acquisto e aspetto la promozione’ i consumatori dimostrano di non capire nulla sull’argomento” ha osservato in proposito il consulente strategico retail Federico Cimini. “Sui salumi – ha spiegato – c’è fedeltà di marca quando quando si parla di banco al taglio, mentre sulle vaschette ogni 14 giorni c’è sempre qualcosa in promozione e c’è fedeltà al prezzo più che alla marca. Bisogna inoltre tenere in considerazione che i prezzi si stanno alzano e quando metto uno sconto del 30% o del 40%, il prezzo di atterraggio non è più quello di prima, quindi aspetto la promozione confidando in una cifra che non ci sarà più. A livello nazionale da maggio 2021 a maggio 2022 si sono persi, ovviamente, due o tre punti di pressione promozionale perché con i prezzi che crescono non si può continuare a spingere sulle riduzioni. C’è una falsa aspettativa in proposito”.

Così invece sul tema dei discount: “Il canale si è creato marche proprie, uno spazio di autonomia per cui il produttore di quei salumi – grandi marchi o minori – confluisce nella marca del discount come la crescita della marca propria nella grande distribuzione classica. I clienti stanno comprando maggiormente questi prodotti per cercare di recuperare qualche centesimo all’acquisto. Questa combinazione di perdita di efficacia delle promozioni e crescita del marchio del discount – ha concluso Cimini – fa in modo che il cliente stia rimodulando il suo acquisto, ma lo deve fare in modo intelligente perché attualmente pensa cose che non sono più vere”.