giovedì 12 Settembre 2024

Genua Pasta Fresca investe sulla filiera corta portando sullo scaffale prodotti a chilometro zero

Verticalizzare le strategie aziendali verso i prodotti a chilometro zero, in stretta collaborazione con gli agricoltori locali, è uno degli obiettivi a breve e medio termine di Genua Pasta Fresca, realtà campana a conduzione familiare per la quale attenzione alla qualità e rispetto per il prossimo rappresentano valori indissolubili. Una realtà – raccontata a GDO News da Vittorio Genua, Amministratore Unico dell’azienda – che ai segreti della tradizione lega la voglia di innovazione, facendo prevalere la scelta di materie prime guidata da una continua ricerca e dall’utilizzo di prodotti locali.

Per una realtà come la vostra quanto è importante il tema della sostenibilità e quali sono i propositi aziendali in materia per il presente ma anche per il futuro a medio termine?

“La sostenibilità energetica non è solo un argomento di stretta attualità ma anche un percorso doveroso che tutte le aziende dovrebbero percorrere, implementandolo di anno in anno fino a raggiungere, dove possibile, un livello di autosufficienza pari almeno al 60% del proprio fabbisogno. Questo partendo dalle rinnovabili, fino a cercare di sviluppare un’economia circolare che permetta di ridurre al minimo l’impatto ambientale e, se possibile, diminuire nel tempo i costi di gestione. Attualmente siamo molto in ritardo in questo senso, ovvero abbiamo da poco investito nelle rinnovabili che ci permettono di generare il 30% dell’energia necessaria all’impianto produttivo. Siamo però determinati a continuare il percorso già avviato per raggiungere gli obiettivi sopracitati. L’impegno profuso in questi anni da parte nostra è sfociato soprattutto nel sostentamento della filiera corta e sostenibile, attraverso accordi con agricoltori locali e, quindi, con la trasformazione di grani antichi che rispettassero requisiti di sostenibilità in termini produttivi, questo anche grazie alla diretta collaborazione con l’associazione Slow Food”.

Un percorso che negli ultimi due anni ha dovuto inevitabilmente fare i conti con la pandemia e le sue conseguenze. Come hanno impattato sulla vostra attività e che bilancio potete fare del 2021?

“Per prima cosa intendo esprimere la mia vicinanza alle persone che hanno subito perdite di familiari o amici a causa del Covid-19. Fatta questa sentita, e doverosa, premessa va detto che l’anno scorso per Pasta Genua è stato positivo nonostante tutto. Nel corso del 2020 infatti abbiamo avuto modo di conoscere e imparare a fronteggiare, e quindi gestire, le difficoltà annesse alla pandemia. Questo ci ha consentito di arrivare al 2021 già pronti e con precise strategie da mettere in atto per affrontare al meglio il protrarsi dell’emergenza. A quel punto l’incognita principale, la domanda che ci siamo posti è stata: in quali condizioni economiche e finanziarie si troveranno i nostri clienti una volta terminata la pandemia?”.

Per dare risposta a questa domanda bisognerà però attendere ancora un po’ perché l’emergenza non è finita e questo 2022 non è iniziato sotto migliori auspici a fronte anche del forte incremento dei prezzi delle materie prime e del conflitto in Ucraina. Come state vivendo questa situazione e come procedono le negoziazioni con la GDO?

“L’anno è cominciato davvero molto in salita. In realtà gli aumenti dei prezzi delle materie prime sono iniziati già a partire dal secondo semestre del 2021 e progressivamente hanno toccato l’apice a Febbraio e Marzo scorsi, a seguito dell’attacco bellico da parte della Russia. Già nell’ultimo trimestre del 2021 però il conto economico era in gran parte compromesso, ma dall’inizio di quest’anno i costi sono completamente cambiati. Gli aumenti dei prezzi in acquisto siamo stati costretti a subirli nell’immediato e con pochissimo preavviso, ma non è stato altrettanto rapido l’adeguamento dei prezzi in uscita. Il primo quadrimestre abbiamo sofferto molto ma pian piano siamo riusciti ad adeguare i listini in uscita e questo ci ha permesso di respirare un po’. Di certo non potevamo riversare tutti gli aumenti subiti sui nostri clienti e in virtù di ciò i nostri margini, in molti casi, si sono annullati completamente. Con freddezza e ragionevolezza abbiamo quindi deciso di non servire più i clienti meno remunerativi dato che non aveva senso registrare perdite costanti solo per l’incapacità di prendere decisioni coraggiose. Oggi posso dire che questa strategia ci ha salvati perché abbiamo ottenuto un duplice beneficio: da una parte è stata salvata la cassa evitando il cumulo di perdite, dall’altra sono state concentrate al meglio le nostre risorse verso i clienti che abbiamo deciso di trattenere, con lo scopo di migliorare la loro esperienza di acquisto attraverso un incremento della qualità dei prodotti”.

In merito all’export infine Genua annuncia che “nel corso di questo 2022 si proietta verso il raggiungimento del 25% del fatturato, in crescita rispetto agli anni precedenti. La pandemia infatti ha limitato maggiormente lo sviluppo del mercato italiano”.

 

 

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