
“Nel 2021, Riso Gallo ha confermato la sua posizione di leader nel mercato del riso, nonostante la crescita dei prezzi per materie prime, energia, trasporti e imballi abbia portato ad incrementi rilevanti nel costo dei prodotti.”. Così Marco Devasini, Direttore Marketing di Riso Gallo, in merito all’inizio di questo 2022 caratterizzato da aumenti e incertezze.
Una situazione in evoluzione a cui l’azienda guarda con attenzione dopo un 2020 con numeri da record spinti dalla pandemia e un anno appena trascorso che ha visto volumi e fatturati riallinearsi ai livelli di fine 2019. Un anno, quello terminato da poco, nel quale si è registrata anche una netta ripresa dei consumi di riso fuori casa che ha compensato la contrazione della Gdo, e nel quale Riso Gallo ha saputo confermare le proprie quote di mercato a valore, migliorandole a volume e consolidando le storiche posizioni di category leader a totale DM. Posizioni rafforzate anche nei segmenti chiave della cucina tradizionale, nel parboiled (Blond Risotti è di gran lunga la prima referenza per vendite in Italia) e nel riso sterilizzato in busta che si è confermato un segmento dinamico.
“Proprio in quest’ultimo ambito – sottolinea Devasini – si è concentrata l’innovazione nel corso del 2021: in un contesto in cui aumenta la necessità di pasti comodi da realizzare – specie in pausa pranzo – ma che sappiano garantire comunque gusto e healthiness, Riso gallo ha allargato la gamma di “Bontà Pronte” con cui ha saputo inserirsi anche nello scaffale dell’etnico, molto in crescita nell’ultimo biennio. Lo abbiamo fatto come sempre… con fantasia: “Bontà Pronte Paella” e “Tex Mex Riso Gallo” formano infatti una linea di cinque referenze che reinterpretano la tradizione della cucina latina, abbinando alle tradizionali ricettazioni (caratterizzate da ingredienti selezionati di alta qualità) gli speciali risi integrali Basmati, Nero e Rosso. Risi che, uniti a verdure, carne o pesce e legumi, danno vita a proposte uniche: buone, bilanciate, pronte in soli due minuti, al microonde o in padella. A questi si aggiungono i prodotti da agricoltura sostenibile: proprio in questa direzione, per quest’anno il nostro obiettivo è quello di mettere a disposizione del consumatore su scala nazionale, declinazioni provenienti da agricoltura sostenibile per le principali varietà consumate in Italia come Carnaroli, Basmati, Arborio, ma anche Integrale, Nero, Rosso e Roma. Il passaggio a certificazione sostenibile coinvolgerà circa il 20% dei volumi commercializzati da Riso Gallo in Italia, un obiettivo ambizioso che ci proponiamo di raggiungere per primi”.
Il tema della sostenibilità è quanto mai attuale e necessario per rimanere competitivi sul mercato: cosa sta facendo Riso Gallo in tal senso? Quali sono i progetti già concretizzati e quali quelli in via di realizzazione?
“Per un’azienda che fa riso, l’attenzione all’ambiente è già di per sé una questione di coerenza con l’essenza stessa del prodotto. La tutela dell’ecosistema e del territorio si è dunque tradotta in una scelta strategica che abbiamo formalmente intrapreso dal 2018 con l’avvio del programma “Coltiviamo il Futuro”. Da allora abbiamo compiuto passi fondamentali lungo il percorso della responsabilità sociale d’impresa, passi che hanno reso il marchio un punto di riferimento per l’agricoltura sostenibile nel settore risiero a livello europeo. Si va dall’attuazione di studi di Life Cycle Assessment per valutare l’impronta ambientale delle principali varietà di riso italiano e per individuare tecniche per la riduzione dell’impatto della coltivazione del riso sull’ambiente; fino all’avvio del costante monitoraggio e rendicontazione degli indicatori ambientali, tra cui consumi di energia ed emissioni di gas serra (costantemente in diminuzione). È nato anche il Riso Gallo Farm Management Group, il primo gruppo di aziende agricole dedite alle pratiche della sostenibilità indicate dai principali protocolli internazionali, alla cui attuazione e verifica tramite auditor esterno Riso Gallo ha contribuito attivamente. Con un focus sull’ambito agricolo poi Riso Gallo ha promosso la “Carta del Riso” un documento che identifica le buone pratiche a cui i conferitori di risone devono attenersi in ambito sostenibilità, andando anche oltre quelli che sono i parametri degli schemi certificativi.
Sottoscritto ormai da circa 120 aziende agricole partner, è divenuto la pietra miliare che contraddistingue la natura strategica e ad ampio respiro che il percorso “Coltiviamo il futuro” ha saputo intraprendere. L’obiettivo principale dunque resta sempre quello di generare benefici tangibili per l’ambiente e per il consumatore, traducendo le azioni intraprese in prodotti capaci di portare la sostenibilità sugli scaffali e nelle scelte alimentari delle persone. Nel 2019 siamo stati i primi ad inserire sul mercato, italiano e non solo, prodotti a base di riso da agricoltura sostenibile. Da allora ad oggi la loro distribuzione, inizialmente di nicchia, ha assunto connotazioni mainstream e ad oggi le principali varietà da risotto vendute da Riso Gallo nei principali paesi europei provengono da agricoltura sostenibile: parliamo di circa il 50% del nostro business al di fuori dell’Italia, con punte che superano l’80% delle vendite nei paesi più attenti a questi temi come nel caso del Regno Unito.
Nel 2020 la distribuzione di prodotti da agricoltura sostenibile ha iniziato ad interessare anche l’Italia e l’anno scorso ha raggiunto le principali catene distributive nazionali, con confezioni ad hoc delle principali varietà da risotto: Carnaroli, Arborio, Roma, cui si aggiunge anche un Blond Integrale. Ad essi si sono presto affiancati Gallo Nero e Gallo Rosso, gli unici risi pigmentati sostenibili, ed addirittura Gallo è stata tra le prime marche in Europa e prima in Italia ad ottenere la certificazione Sustainable Rice Platform per il suo Basmati da agricoltura sostenibile. Grazie a questi passaggi oggi possiamo offrire una versione proveniente da agricoltura sostenibile per ciascuna delle principali varietà di riso consumate in Italia. La scelta strategica non si può esaurire in ambito agricolo e produttivo: l’azienda, dunque, ha scelto di impegnarsi per passare da una prospettiva di “riso sostenibile” a una di “riso che sostiene”, capace cioè di allargare lo sguardo a monte, ossia alla selezione delle materie prime e al benessere dei lavoratori della filiera, ed a valle, cioè alle comunità del riso e alle persone che vi vivono. L’impegno in sostenibilità così sviluppato prosegue anche con dedicate azioni in campo sociale, economico, ambientale con la realizzazione del primo imballaggio plastico riciclabile applicato al sottovuoto (un’esclusiva realizzata da Goglio per Riso Gallo) ma anche con la partecipazione azionaria in start–up innovative dedicate al recupero dei sottoprodotti della lavorazione del riso, per una vera economia circolare. Tutto ciò trova descrizione nel Manifesto Riso Gallo “Il riso è sostenibile quando sostiene”, un documento programmatico che parte dalla consapevolezza che la sostenibilità è un ecosistema di valori, in grado di impattare positivamente e in maniera rilevante su tutto ciò che riguarda la filiera, le persone che vi lavorano e le comunità. Un importante riconoscimento circa la bontà del percorso intrapreso è venuta dall’inserimento di Riso Gallo tra “Le 100 aziende più attente al clima 2022”, la classifica stilata da Statista e da Corriere della Sera, in cui sono rientrate solo sette realtà alimentari: Riso Gallo è una di queste, ed è l’unica azienda del settore risiero.
Quanto incide l’export sul vostro fatturato e che impatto ha avuto la pandemia per Riso Gallo sui mercati esteri?
I mercati stranieri sono di importanza cruciale per l’azienda, in quanto permettono di diffondere in diversi paesi e canali la cultura del riso e del risotto italiano, obiettivo di cui Riso Gallo ha da sempre fato la sua mission. L’azienda esporta in circa 80 nazioni, ed ormai il business internazionale è arrivato a generare oggi quasi il 45% del fatturato a volume. La divisione Export ha un proprio portfolio prodotti dedicato all’interno del quale, già dal 2020, Riso Gallo è arrivata – per prima in Europa – a convertire gran parte dei volumi delle varietà premium ad Agricoltura Sostenibile, e ad introdurre imballaggi sottovuoto in plastica “suitable to be recycled”. La particolare sensibilità di certe popolazioni ai temi della social responsibility, stimolata da flight pubblicitari a supporto di questa svolta epocale in diverse nazioni, unita alle specifiche dinamiche legate al Covid19, ha fatto sì che il 2020 sia stato ricordato come “l’anno in cui si è mangiato più risotto”, con picchi di crescita degli shopper che, per quanto ci riguarda, in alcune nazioni sono arrivati anche a sfiorare il +50% anno su anno. Il 2021 ci ha visti consolidare le posizioni acquisite, introducendo sempre più prodotti da agricoltura sostenibile e permettendoci di raggiungere abbondantemente gli obiettivi prefissati.
Innovazione e ascolto delle esigenze della clientela italiana e internazionale sono quindi gli elementi peculiari dell’attività di Riso Gallo. Ne è un esempio il lancio delle nuove referenze “Bontà Pronte Tex Mex”. Quali sono le caratteristiche principali del prodotto?
All’interno della sua azione strategica, Riso Gallo ha consolidato la propria presenza nella GDO italiana dimostrando una grande capacità di ascolto delle esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di prodotti in grado di coniugare gusto e praticità, alle prese con una nuova “normalità”. Come dimostra anche il nuovo Blond Basmati, il riso sempre al dente preferito dagli italiani, introdotto nel mercato lo scorso anno. Proprio in questa direzione, inoltre, abbiamo lanciato “Bontà Pronte Tex Mex” – che si affiancano alle referenze Paella già presenti sul mercato dallo scorso anno – una linea di piatti pronti in vaschetta realizzata con ingredienti selezionati di alta qualità, come i risi Nero e Rosso o il Basmati, uniti a verdure, carne o pesce e spezie. Le due nuove ricette Tex Mex – Chili con carne e riso e la spadellata di Riso Basmati con pollo, fagioli e peperoni – nascono dall’esperienza di Riso Gallo e rappresentano una soluzione ideale perché permettono di gustare i piatti tipici della tradizionale spagnola e messicana, rivisitati all’italiana e di personalizzarli a piacere. Aggiungere un pizzico di fantasia in cucina è, infatti, da sempre la filosofia di Riso Gallo.
Sul fronte dell’innovazione, inoltre, il marchio ha continuato a lavorare per rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze della propria clientela, con nuove proposte lanciate anche nell’anno appena concluso che ha salutato l’arrivo di “Blond Basmati”. Una novità unica nel mercato italiano in quanto si tratta di una versione parboiled della preziosa varietà orientale che sta registrando apprezzamento sempre maggiore fra i consumatori. La nuova etichetta si caratterizza per una varietà dal chicco più lungo ed è garanzia di ottimi risultati in cucina grazie al trattamento a vapore tipico della linea Blond. Non è mancata infine un’anteprima della nuova veste grafica dell’intera linea che nel 2022 verrà completamente rinnovata, in occasione dell’anniversario dei “50 anni del riso sempre al dente degli Italiani.
“Nelle ultime settimane – conclude Devasini – siamo partiti con una impattante campagna di comunicazione interamente dedicata ai risi da agricoltura sostenibile, in linea con il percorso avviato da Riso Gallo. Siamo stati i primi ad intraprenderlo e siamo i primi a comunicarlo: questo perché, come dice lo spot: ‘Abbiamo l’ambiente nel cuore’”.