“Investire nella sicurezza dei clienti finali ha ormai assunto lo stesso valore che ha avuto per tanti anni la comunicazione “green”. Un cliente che sa di fare la spesa in un ambiente sanificato è un cliente fidelizzato”. Sono le parole di Paolo Pizzolante fondatore di PlanGreen, azienda leader nel settore dell’efficientamento energetico delle grandi catene della GDO, come Conad, che sta proponendo ENERGIOair, una nuova tecnologia di sanificazione costante dell’aria che riduce la diffusione del virus.
La sicurezza e l’igiene sono diventati ancora più importanti all’interno della GDO e per questo il servizio di sanificazione proposto da PlanGreen risponde ad una delle esigenze più stringenti del settore: proteggere la salute dei clienti e dei lavoratori.
Grazie alla tecnologia d’avanguardia ENERGIOair riduce la diffusione dei virus, della flora batterica e dei funghi e delle muffe. Assicura inoltre migliori prestazioni, minori consumi e un indice di emissione CO2 più basso.
Già impegnata da oltre 8 anni nella commercializzazione di impianti all’avanguardia, votati al risparmio energetico nella GDO, oggi PlanGreen, azienda che si occupa di efficientamento energetico, General Contractor, progettazione per illuminotecnica e di investimenti che impattano sul futuro “green” delle attività commerciali, ha scelto di rispondere alle esigenze attuali del settore proponendo ENERGIOair, un prodotto per la sanificazione brevettato e certificato.
Una azienda, quella fondata da Pizzolante che vanta oltre 140 punti vendita che hanno realizzato progetti di efficientamento energetico. Conad Centro Nord, Adriatico e Pac2000, Eurospin, Coop, Carrefur sono solo alcune dei marchi che hanno usufruito dei servizi offerti da PlanGreen che ha investito oltre 15 milioni di euro direttamente sui clienti. Partner finanziario di PlanGreen è il Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica.
Sempre al passo con i tempi, in PlanGreen sono davvero innamorati dell’idea di produrre un beneficio per l’ambiente mettendo intorno ad un tavolo tutti gli attori (impiantisti, progettisti, gestori, proprietari, finanziatori) rendendo i progetti possibili e partendo da un presupposto: la riduzione dell’impatto ambientale è interessante se c’è anche un vantaggio economico per la gestione.
Paolo Pizzolante, dopo anni nel settore “green” dell’efficientamento energetico avete scelto di proporre anche un prodotto dedicato alla sanificazione. Una scelta legata al difficile momento che stiamo attraversando causa Covid-19. Ci può raccontare come state affrontando la fase di emergenza?
“Il periodo che stiamo vivendo cambia tutti i paradigmi. Da un lato, l’attività dei nostri clienti è diventata più complicata da gestire, seguendo le normative e ciò che comportano in termini di risorse umane e logistica. Per questo motivo la nostra azienda, dedicata da anni all’efficientamento energetico delle grandi catene della GDO, sta proponendo una sanificazione costante dell’aria, senza togliere comfort e senza costi aggiuntivi in termini di personale. La tecnologia è stata applicata dalla NASA per evitare patologie nelle cabine aerospaziali, e fino ad oggi non aveva il valore che ha assunto negli ultimi mesi.
Lavora in presenza di persone senza rilasciare i tipici inquinanti dell’ozono, non richiede manutenzione, è testata a livello internazionale.
Distrugge qualsiasi agente patogeno o allergeni, compresi virus e batteri, mediante la fotocatalisi, un processo semplice, pulito ed efficace”.
Il prodotto utilizzato per sanificare può essere dannoso per le caratteristiche chimiche e organolettiche degli alimenti?
“In alcun modo, purifica l’aria in modo passivo convogliandola all’interno del dispositivo e facendola fuoriuscire pulita. In Spagna, uno dei primi progetti è stato effettuato all’interno di uno stabilimento di jamon serrano”.
La sicurezza per la clientela è molto importante. Come si può far passare il messaggio che il punto vendita utilizza una tecnologia altamente innovativa nata per proteggere la sua salute?
“Innanzitutto, prevedendo una comunicazione all’ingresso nello stesso spazio riservato alle procedure anticovid da seguire. Ma c’è di più, il dispositivo è dotato di rilevatore di microparticelle patogene o allergeniche, e tramite app è possibile fornire dati in tempo reale sugli effetti della sanificazione. Questa app può essere interfacciata in uno schermo all’ingresso. Collegando lo stesso schermo al sistema di contingentamento degli ingressi, che rileva in tempo reale le presenze all’interno e “gestisce il traffico” in autonomia, abbiamo una eccellente piattaforma anticovid: automatica, smart, impattante a livello di comunicazione, ed economica”.
L’utilizzo di tecnologie differenti non complica le operazioni?
“Tutt’altro. Le faccio un esempio. Fino a pochi mesi fa non credevo che i big data e l’internet of things potessero impattare in modo significativo nell’efficienza energetica senza diventare meri esercizi di stile: ora invece, proponiamo ai nostri clienti un sistema di gestione del condizionamento che si interfaccia con i big data e con vari profili di utilizzo per migliorare le prestazioni degli impianti esistenti (anticipando il meteo, o utilizzando profili di gestioni risultati vincenti in applicazioni simili, ad esempio), in modo automatico e anche predittivo, il che comporta non solo risparmio energetico, ma anche manutentivo”
Possiamo entrare nel dettaglio?
“Il software è in grado non solo di regolare in modo armonico l’utilizzo del condizionamento, ma anche di capire che qualcosa non va, misurando anche il tempo che l’impianto impiega ad abbassare la temperatura, e fornendo alle manutenzioni alert: se prima per abbassare di un grado ci mettevo 20 minuti, e da due giorni ne impiego 35, significa che qualche componente non funziona a dovere. Con l’internet of things siamo in grado anche di capire quale: quindi l’operatore interverrà direttamente su quel componente, evitando danni maggiori all’impianto. Ma non basta, ci vuole anche chimica.
Un altro componente del pacchetto condizionamento è un gas speciale, non tossico e non esplosivo, che permette al compressore dell’impianto di condizionamento, che di solito occupa l’80% del consumo del condizionamento, di lavorare molto meno. Questo gas inizia ad espletare le sue funzioni a soli 8 bar di pressione, differentemente dai 12/18 dei gas tradizionali”.
Parliamo dunque di sanificazione, chimica e big data. Ma quali sono i vantaggi di questa interazione?
“Un pacchetto che permette i vantaggi illustrati sopra con un payback entro i 4 anni, che abbinato alle tecnologie tradizionali come il Led, rifasatori ad alto rendimento affidabili, o fotovoltaico, permette di fornire al cliente un investimento determinante per la sostenibilità ambientale, di sicurezza, ed economica, di lungo respiro. Inoltre, grazie a queste nuove tecnologie è possibile fare intervenire società che uniscono finanza al progetto (come le Esco), e in un contratto pluriennale avere una rata inferiore al risparmio generato. Sa questo cosa significa? Che si fidelizza il cliente, si riducono i costi di manutenzione, e contemporaneamente si risparmia senza investire nulla, per poi ritrovarsi gli impianti alla fine del contratto”.
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