In un articolo uscito sul Sole 24 Ore, a firma Arturo Bastianello, il patron del Gruppo Pam, lo stesso svolge una seria riflessione sulla situazione in essere nel nostro Paese afflitto fortemente dall’epidemia COVID-19 e suggerisce, con serietà e grande professionalità, alcune idee al Governo del Paese.
L’articolo è particolarmente interessante, non solo perché proviene da un grande imprenditore della nostra Grande Distribuzione, ma soprattutto perché l’analisi contenuta è molto pratica, è un suggerimento che, chi in questo momento ha l’arduo dovere di prendere decisioni, dovrebbe leggere e considerare.
Il dott. Bastianello apre il suo ragionamento con una considerazione palese: qualsiasi impresa a cui vengono a mancare introiti in questo difficilissimo momento di lockdown si trova comunque a dover sostenere delle uscite di cassa (stipendi, affitti, fornitori, etc), cosa impossibile in assenza di flussi di liquidità in entrata, se non per periodi brevissimi, ed avverte: se le aziende falliscono o chiudono, il danno al tessuto economico diventa irreparabile.
Da questo punto inizia il ragionamento “pratico” del dott. Bastianello che prosegue nella sua analisi: Si dovranno attraversare due fasi distinte. La prima è quella dell’attuale lockdown, caratterizzata da assenza dei consumi e con l’attività economica fortemente rallentata, dove l’obiettivo deve essere quello di “tenere in vita il paziente”. Per compensare la mancanza di ricavi, in questa prima fase, servono flussi alternativi in entrata che rispondano a quattro requisiti: crediti di imposta e dilazioni nei versamenti nelle imposte (già in atto dal Governo), ed anche e soprattutto, sottolinea Bastianello, misure in cui gli aiuti dovranno tendere a garantire la solvenza in modo immediato e diretto. L’articolo scende in profondità menzionando quali sono le misure che sono necessarie e che rispondono ai requisiti di cui sopra.
La seconda fase sarà quella della ripresa delle attività, finita l’emergenza, ovvero la fase in cui dovranno ripartire i consumi, “la principale componente del PIL”. Il dott. Bastianello fa riferimento a misure a misure dirette che incentivino i consumi ma anche a misure indirette alle aziende, in grado di aiutare la ripartenza dei consumi e degli investimenti (nell’articolo, ancora una volta, vengono menzionate nel dettaglio).
Il ragionamento conclude così:
“Tre sono dunque i punti di attenzione:
– La situazione che stiamo affrontando va affrontata in due fasi: il “durante” ed il “dopo”
– Ciascuna fase richiede misure specifiche, tempestive e di importo congruo.
– Le risorse a disposizione vanno canalizzate ove si pensa si riveleranno più efficaci.
Fare chiarezza ora è di fondamentale importanza: ora è il momento di tenere in vita il paziente, la fase della ripresa e del rilancio seguirà, ma dobbiamo prima creare le premesse perché essa possa un domani realizzarsi”.
Grazie dott. Bastianello
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