Si è sempre sostenuto che l’Italia non avrebbe potuto raggiungere la maturità delle vendite on line dei prodotti food (E-Grocery) alla stessa stregua di Paesi come la Francia, Inghilterra ed anche Germania. Ci voleva una catastrofe per far cambiare le abitudini degli italiani: il COVID-19.
Le vendite On line sono cresciute, dal 17 febbraio all’8 marzo, del 73,5%, a fronte di una crescita nell’anno 2019 di poco inferiore al 40%. In questo periodo, quindi prima della chiusura determinata dal DPCM, questa crescita ha visto una forte tendenza alla preferenza del metodo Click&collect, che nello stesso periodo è cresciuta del 152,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre l’Home delivery è aumentata “solo” del 68,4%.
Ovviamente questo dato sarà destinato a mutare rapidamente a favore della consegna a casa che però, si sta rivelando molto complicata.
Esselunga a casa ad oggi consegna entro 6-8 giorni dall’ordine, esattamente come Easycoop, i due grandi leader del segmento consegne a casa. La ragione è molto semplice: tutta l’organizzazione non era preparata per un balzo talmente in avanti come quello che si sta facendo registrare.
La DO si sta organizzando con le consegne a domicilio e, probabilmente, questo risulterà, nell’emergenza, il metodo “casalingo” più efficace sebbene poco ordinato e molto improvvisato.
E proprio questa improvvisazione sarà il freno alla grande occasione che i grandi player dell’on line potrebbero perdere.
Questo momento così delicato potrebbe essere propizio per un vero cambio delle abitudini, sia al consumo che di vita. Anche l’E-Commerce, incredibile protagonista, sta trovando una eccezionale ribalta, ma la inevitabile difficoltà a dare un servizio all’altezza, in sostituzione dei metodi casalinghi della DO, potrebbe invece rivelarsi un boomerang.