La Doria, nel segmento dei rossi, ha pubblicato il resoconto intermedio di gestione dei primi nove mesi: il Consiglio di Amministrazione di La Doria S.p.A., Azienda leader nella produzione di conserve di pomodoro, sughi pronti, legumi, e succhi di frutta a marchio della Grande Distribuzione, ha approvato ad Angri, quale rendicontazione finanziaria aggiuntiva su base volontaria, il Resoconto intermedio di gestione al 30.09.2018.
L’andamento del Gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio è stato contraddistinto da una crescita del fatturato caratterizzata da un soddisfacente incremento dei volumi venduti e da un calo della marginalità imputabile principalmente alla flessione dei prezzi di vendita relativamente all’attività industriale e ai maggiori costi della campagna di trasformazione del pomodoro che hanno impattato sul terzo trimestre.
Con riguardo all’attività manifatturiera svolta dalla Capogruppo La Doria S.p.A. e dalla controllata Eugea Mediterranea S.p.A., è stato registrato un incremento dei volumi venduti e margini operativi in calo a causa della flessione dei prezzi di vendita che ha riguardato tutte le categorie di prodotto, in particolare i sughi pronti, in uno scenario caratterizzato da una elevata competizione e dal ruolo di forza della Grande Distribuzione, in cui la Società ha privilegiato la difesa delle quote di mercato. Stabili nel complesso i costi di produzione con un aumento marcato per la “linea rossa” e un decremento per la linea frutta e la linea legumi.
L’attività di trading, svolta dalla controllata LDH (La Doria) Ltd sul mercato inglese ha registrato un soddisfacente progresso delle vendite, determinato da una buona crescita dei volumi e da un lieve incremento dei prezzi ascrivibile agli effetti dell’inflazione indotta dalla svalutazione della sterlina post Brexit, che ha continuato a colpire, seppur in maniera meno accentuata, i principali prodotti importati in euro e/o dollaro e commercializzati dalla società sul mercato britannico. Stabili, rispetto al medesimo periodo del 2017, i margini operativi nonostante il perdurare della pressione esercitata dagli operatori della Grande Distribuzione inglese in un contesto inflattivo e di aumento della competitività.
Sulla performance del Gruppo dei primi nove mesi 2018 ha influito anche la dinamica valutaria, ovvero lo sfavorevole cambio di conversione euro-sterlina dei risultati della LDH per effetto della citata svalutazione della moneta inglese.
Risultati consolidati dei primi nove mesi 2018
I ricavi consolidati si attestano a 512.2 milioni di Euro, in aumento dell’1.3% rispetto ai 505.6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. A cambi costanti, il fatturato ammonterebbe a 515.8 milioni di Euro (+2%).
Buona performance della “Linea rossa” e della “Linea Legumi e vegetali” cresciute, a parità di cambio, del 4.4% e del 3.5% rispettivamente. Stabile la “Linea sughi” che ha registrato un buon progresso in termini di volumi eroso dal calo dei prezzi. In aumento anche le vendite delle “Altre Linee” (trading) con +5.3% a cambi costanti. In calo la linea frutta (-10.4% a parità di cambio) a causa principalmente di minori vendite di succhi sul mercato domestico.
Nel complesso, il fatturato del Gruppo è stato generato dai “Legumi e vegetali” per il 27.3%, dai “Derivati del pomodoro” per il 21.4%, dai “Sughi” per il 12.7%, dalla “Frutta” per il 10.2% e dalle “Altre Linee” (trading) per il 28.4%.
All’estero è stato destinato l’80% delle vendite, aumentate del 3.7% a cambi costanti, mentre il peso del mercato domestico si è attestato al 20%, con ricavi in flessione del 4.4%
I principali margini di redditività a livello consolidato risultano:
- il risultato operativo lordo (EBITDA), che è pari a 40.5 milioni di Euro rispetto ai 42.4 milioni al 30 settembre 2017. Ebitda margin attestato al 7.9% contro l’8.4% dei primi nove mesi 2017;
- il risultato operativo (EBIT), che ammonta a 29 milioni di Euro rispetto ai 30.5 milioni al 30.09.2017. Ebit margin al 5.7% dal 6% dei primi nove mesi 2017;
- l’utile netto, che è pari a 21.8 milioni di euro, pressoché stabile rispetto ai 21 milioni milioni realizzati nei primi nove mesi
I principali dati patrimoniali a livello consolidato risultano:
- la posizione finanziaria netta, che si attesta a -79.1 milioni di Euro, in aumento rispetto ai -64.4 milioni registrati al 30 giugno 2018 (per effetto degli investimenti realizzati e dell’incremento delle scorte a seguito della produzione stagionale del pomodoro) e in diminuzione rispetto ai -98.1 milioni al 12.2017;
- il patrimonio netto che ammonta a 240.1 milioni di Euro, in incremento rispetto ai
231.7 milioni al 30 giugno 2018 e ai 227 milioni al 31 dicembre 2017;
- il rapporto debiti/patrimonio, che si attesta a 0.33 da 0.28 al 30 giugno 2018 e 0.43 al 31 dicembre
Risultati consolidati del 3° trimestre 2018
Le vendite consolidate nel terzo trimestre sono pari a 162.9 milioni di Euro, in calo dell’1.1% rispetto ai 164.7 milioni realizzati nell’analogo periodo del 2017.
L’Ebitda si attesta a 16.1 milioni di Euro, in calo rispetto ai 18 milioni di Euro del 3° trimestre 2017, mentre l’Ebit è pari a 10.9 milioni, anch’esso in calo rispetto ai 13.7 milioni di Euro del 3° trimestre 2017.
L’utile netto del trimestre è pari a 8.7 milioni di Euro, di pari importo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Previsioni FY 2018 e outlook 2019
Per quel che riguarda l’evoluzione della gestione del Gruppo nel 2018, si prevede un aumento del fatturato grazie alla crescita dei volumi di vendita, mentre in termini di marginalità si ritiene
di confermare un calo rispetto all’esercizio precedente, calo che tenuto conto del negativo andamento della campagna di trasformazione del pomodoro svoltasi nel terzo trimestre, si stima lievemente superiore rispetto al Piano.
Il marcato incremento dei costi di produzione sarà solo in parte mitigato dall’aumento dei prezzi di vendita dei derivati del pomodoro per cui si stima una flessione della redditività della “linea rossa” nel corrente anno e, in misura maggiore, nella prima metà del 2019, esercizio in cui la produzione del pomodoro genererà ricavi.
D’altra parte, si prevede uno scenario più positivo con la campagna del prossimo anno grazie all’attesa forte riduzione delle scorte a livello nazionale che dovrebbe condurre il mercato al rialzo in termini di quotazioni, con effetti a partire dall’ultimo trimestre del prossimo esercizio e soprattutto dal 2020.
Lo scenario di mercato in cui opera il Gruppo La Doria continua ad essere caratterizzato da una concorrenza molto accesa che negli ultimi anni è andata via via inasprendosi con il crescente potere negoziale della Grande Distribuzione. La diffusione dei Discounts in tutto il mondo, particolarmente agguerriti sul fronte dei prezzi, la concentrazione in atto dei colossi distributivi, gli accordi di partnership e la creazione di gruppi di acquisto, ha accresciuto la pressione sui fornitori, in particolare nel Regno Unito anche a seguito della Brexit e degli effetti prodotti dalla svalutazione della sterlina.
In tale contesto, nel 2018 il Gruppo ha varato un ingente piano quadriennale di investimenti, che impiegherà risorse per circa 115 milioni di euro, volto alla razionalizzazione dei siti industriali, all’ampliamento e all’automazione dei magazzini, nonché all’aumento dell’efficienza industriale e logistica, con l’obiettivo di essere ancor più competitivi nei costi. Al riguardo, a fine Settembre le attività produttive dello stabilimento di Acerra sono cessate e la produzione dei sughi pronti è stata concentrata nel sito di Parma.
Il Piano sarà finalizzato, altresì, all’aumento della capacità produttiva principalmente nelle categorie di prodotto a più alto valore aggiunto e con tassi di crescita potenzialmente più elevati, come i citati sughi pronti.
La Doria, continuerà, dunque, a lavorare, nei prossimi anni, su due piani prioritari, l’aumento dei ricavi e il miglioramento della marginalità.