giovedì 6 Febbraio 2025

Walmart no tax: così la più grande società del mondo avrebbe beffato il fisco Usa

Una rete di società offshore per aggirare le imposte americane. Al centro del sistema c’è il Lussemburgo. Il colosso della grande distribuzione ha pagato l’uno per cento di imposte su profitti per 1,3 miliardi di dollari

Una rete segreta di 78 società sparse in 15 paradisi offshore nel mondo, a cominciare dal Lussemburgo. Miliardi di dollari che rimbalzano da un capo all’altro del pianeta sotto forma di prestiti. E giochi assortiti di ingegneria finanziaria per mascherare i profitti. Così Walmart, la più grande società del mondo per ricavi (485 miliardi di dollari nel 2014), è riuscita a sfuggire al fisco americano, risparmiando centinaia di milioni di dollari in tasse. L’atto di accusa arriva “American for tax fairness”, un’associazione statunitense per la trasparenza fiscale, che ha pubblicato un documentato dossier sui disinvolti affari fiscali del gigante della grande distribuzione.

Il perno di quella che appare come una colossale elusione delle imposte è, ancora una volta, il Lussemburgo, al centro nei mesi scorsi dello scandalo mondiale, ribattezzato LuxLeaks , sugli accordi tra alcune multinazionali e il governo del Granducato per ridurre al minimi la tassazione. In sostanza, Walmart a partire dal 2011 ha trasferito nel piccolo stato europeo il controllo di attività per 45 miliardi di dollari, intestate a 22 holding diverse. Risultato: la società americana avrebbe pagato imposte pari a meno dell’1 per cento sui profitti per 1,3 miliardi di dollari realizzati dal 2010 al 2013.

Sarà veramente così? Se fosse vero aspettiamoci una bella multa da parte degli organismi preposti statunitensi che, si sa, su queste cose non scherzano per nulla.

Claudio Zannetti
Claudio Zannetti
Consulente commerciale e marketing di esperienza pluridecennale nel settore non food. Ricopre il ruolo di referente commerciale di GDONews per il nord Italia.

1 commento

  1. Sono amareggiato: scoprire che una delle aziende piû grandi nel mondo, primo retailer, gioca finanziamente per eludere il fisco è un segnale negativo per tutto il sistema economico ed imprenditoriale del pianeta.
    Ma che accada in USA, da noi italiani sempre menzionato come sistema di riferimento, beh spero i giornali ne enfatizzino la notizia come fanno quando si scopre l’ultimo degli sconosciuti italiani elargire tangenti od altri malaffari occulti….ma non sarà così, loro sono più furbi, nasconderanno il caso per salvare la bandiera.
    Qualcuno direbbe: meditate gente, meditate…

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