Giugno, Luglio, periodi di riflessioni, di studio, di viaggi culturali e formativi, di letture e di incontri per ridisegnare un po’ i progetti e le novità che girano per la nostra testa, giusto per pianificare al meglio una buona ripartenza settembrina. Ogni anno mi capita questo periodo un po’ tra il riposo e la riflessione …. un momento di Ozio Creativo come ha saggiamente decodificato in un suo libro (che vi consiglio vivamente ) il Professor Domenico De Masi.
Devo ammettere che quest’anno, per una serie di coincidenze personali, mi sono ritrovato a viaggiare molto. Viaggi culturali, professionali e un po’ anche ricreativi. (anche l’assenza –lo confesso – da queste colonne nell’ultimo mese era “dovuta” a questi “viaggi” ) E proprio al viaggio vorrei dedicare la riflessione di questo articolo.
Non mi riferisco esclusivamente al viaggio fisico, allo spostamento da un luogo all’altro, ma al “viaggio interiore” che facciamo ogni giorno, in ogni momento della nostra vita personale e professionale. – Nell’ultima sessione formativa che ho avuto modo di condurre con il collega Enrico Carosio, in un residenziale di 4 giorni immersi nella splendida nature delle nostre dolomiti, con alcuni nostri clienti, abbiamo avuto modo di riflettere sull’importanza del viaggio che ognuno di noi fa ( o ha fatto spesso) nella propria professione e nella propria vita. Volevo solo darvi alcune suggestioni che abbiamo utilizzato in quell’occasione, aiutati da alcuni brevi camminate immersi nei boschi altoatesini (inutile negarlo, questi ambienti decisamente aiutano!!)
Abbiamo fatto “viaggiare”, metaforicamente parlando, all’imprenditore, al manager, al collaboratore d’impresa, attraverso alcuni “immaginari percorsi”, chiedendo un po’ a tutti se nel ”loro viaggio personale e professionale” non si sono mai chiesti se lo hanno fatto o lo fanno tutt’ora come dei “turisti”, “vagabondi”o ”pellegrini”.
Perché queste tre figure così diverse? Perché con un buon allenamento e un po’ di fantasia, anche il lettore può immaginarsi in queste tre “figure”come diverse “fasi della propria vita. Proverò ad elencare alcuni tratti tra i più significativi:
Il viaggio del turista, che peraltro è la tipologia che noi forse conosciamo meglio, è una persona che ha libero accesso ovunque nel mondo, ma che non intende permanere nel mondo nel quale viaggia, ma, vede il mondo come da dietro il finestrino di un taxi; il turista per definizione è colui che consuma il mondo che incontra.
Il viaggio del vagabondo è un po’ alla deriva, perché i vagabondi appunto sanno che non staranno troppo a lungo mai in un luogo, anche se può piacere a loro, sanno che dove arriveranno, non saranno bene accolti; I vagabondi , si muovono, perché, trovano, che il mondo è terribilmente inospitale,
Il viaggio del pellegrino è un insieme di momenti di incontro. Il pellegrino cerca di incontrare l’alterità; è colui che va non per tornare a casa uguale a come era partito; solo con qualche ricordo in più, ma è colui che è consapevole che corre il rischio di cambiare.
La domanda che vi pongo è semplice. Voi dove vi collochereste? Se la metafora della vostra vita personale e professionale fosse paragonata ad un viaggio,che tipo di viaggiatore potreste essere?.
Come sempre risposte non ce ne sono, soprattutto standardizzate ed uguali per tutti. Durante la nostra sessione formativa abbiamo esplorato a fondo queste tre categorie. ne è venuto un documento davvero interessante per ogni partecipante ed un ottimo spunto per la propria “vita” professionale e personale.
L’unica riflessione che mi permetto di sottoporvi è la seguente Il Viaggio in sé è sempre stato preso a metafora nel mondo della formazione, nel mondo dell’educazione; è sempre stato sinonimo di processo di formazione. Iniziare, entrare nella logica del viaggio, significa entrare nelle logica di un processo di formazione, di costruzione della propria identità, di rielaborazione dei propri schemi mentali, del proprio modo di vedere il mondo. Qual è il fulcro del processo??? il cambiamento.
Quindi grazie ad una attenta analisi del proprio “viaggiare” è evidente che si può seriamente capire che tipo di persona POTRESTI ESSERE rispetto al cambiamento …..e di questi tempi!!!!
Buon “viaggio” a tutti.