L’azienda italiana, che dal 1821 è famosa per i suoi storici marchi tra cui Pasta del Capitano, Dottor Ciccarelli e Cera di Cupra, rafforza il proprio percorso di crescita con una riorganizzazione della governance fortemente voluta da Marco Pasetti, attuale Presidente e precedentemente Amministratore Unico dell’Azienda. Marco Pasetti, alla guida della Ciccarelli dal 1977, dopo il passaggio di testimone da parte dello zio Nico Ciccarelli, chiude il 2013 con riconoscimenti molto importanti: a Ottobre riceve da Giorgio Napolitano la nomina a Cavaliere del Lavoro e a Dicembre dal Sindaco della sua Milano, Giuliano Pisapia, riceve il riconoscimento dell’Ambrogino d’Oro. Una stagione importante, dunque, che crea le migliori condizioni possibili per avviare nel 2014 quella riorganizzazione aziendale pianificata nell’ottica della continuità e della tradizione familiare. Riorganizzazione che si concretizza soprattutto nella costituzione di una nuova struttura di guida dell’azienda che vede un neonato consiglio di amministrazione da lui stesso presieduto e costituito da due consulenti di fiducia e dai figli Luca e Monica Pasetti, quest’ultima con ruolo di Amministratore Delegato.
La decisione di passare dalla guida dell’Amministratore Unico al CDA è dettata dalla storia famigliare: Marco Pasetti, erede del fondatore, ha avuto due figli fortemente interessati all’impresa famigliare, che in questa operano da vent’anni, e che sono pronti oggi ad affrontare le sfide che i nuovi mercati, le innovazioni tecnologiche e i mutati scenari mondiali offrono. La Farmaceutici Dottor Ciccarelli ha colto l’opportunità di avere una governance allargata, più strutturata, che si arricchisce delle differenze (di genere e di professionalità) e che consentirà ai figli di assumere nuove e importanti responsabilità sotto la guida di chi negli ultimi 50 anni ha visto intrecciarsi la sua vita, la sua azienda e la storia del paese.
Il nuovo AD, Monica Pasetti ha percorso un lungo periodo in azienda, dal marketing al commerciale, arrivando al ruolo di National Key Account che le consente di sperimentarsi nella gestione dei rapporti sia con la propria forza vendita che con la grande distribuzione organizzata. Prende la Direzione Generale nel 2006. Monica Pasetti, studi classici, due figli, la passione per il cinema e l’assoluta dedizione al lavoro, è la prima donna nella storia della Ciccarelli a ricoprire un ruolo di così grande responsabilità; si inserisce dunque in un contesto di imprenditorialità femminile senza sottovalutare il compito che la attende: “Sono fiera di avere la meravigliosa opportunità di fronteggiare le sfide che si aprono davanti a noi: difendere i nostri Marchi e i nostri valori dall’appiattimento della globalizzazione e, contemporaneamente, ampliarne l’offerta verso l’estero che nutre, nei confronti del Made in Italy un interesse profondo. Papà che recentemente ha fatto a noi figli e all’azienda un regalo impagabile mettendo nero su bianco la storia delle nostre origini, oggi disegna una struttura di governance con i migliori ingredienti: la sua esperienza, le competenze forti di due fidati consulenti e i suoi due figli. Mio fratello ha una capacità unica di stimolarmi e spesso ? lui a ricordarmi quanta energia ? richiesta al mio ruolo. Da sempre diversi in tutto, carattere, formazione e approccio professionale, Luca ha radicato la sua esperienza principalmente nel canale farmacia, io più nel mass market, ma oggi abbiamo l’opportunità di crescere, accogliendo e facendo nostra qualche diversità e mettendo a fattor comune l’esperienza fatta fin qui”.
Farmaceutici Dottor Ciccarelli, che opera in 44 paesi, impiega 66 dipendenti con un fatturato di 37 milioni di euro e una distribuzione che coinvolge il canale mass market e quello della Farmacia, si prepara ad affrontare le trasformazioni e le evoluzioni che i mercati nazionale ed estero richiedono. Marco Pasetti, riferendosi al libro che ha pubblicato nel 2013 “La Formula del Capitano” commenta: “Il mio bisnonno ha aperto la prima farmacia, mio nonno ci ha lasciato le formule dei prodotti che hanno consentito a mio zio Nico di far partire un’azienda negli anni cinquanta e di farla crescere sull’onda del boom economico. Io ho traghettato l’impresa attraverso gli anni di piombo, della new economy, della finanza più o meno creativa, della crisi ciclica e strutturale… di solito il cambiamento ci trova pronti…”.
La formula della famiglia, nel caso della Ciccarelli, è molto più dell’antica formula del Capitano, è un modo di fare impresa con la fierezza dei tempi passati e la modernità del 2.0.