Le ultime evidenze dell’analisi elaborata di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie, emerge che il primo trimestre 2014 conferma il trend di crescita nel numero delle richieste di finanziamento da parte delle imprese italiane, iniziato a partire dall’estate dello scorso anno, con un’accelerazione proprio in questi ultimi tre mesi, attestandosi ad un +15,9% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Del resto, nonostante gli elementi di fragilità che ancora caratterizzano lo scenario economico, negli ultimi mesi l’indice della fiducia delle imprese ha fatto registrare il valore più alto da 2 anni a questa parte, segno di un progressivo recupero di terreno dopo anni di forte pessimismo. Senza considerare, poi, che si stanno moltiplicando le iniziative degli Istituti per stimolare la domanda di credito da parte degli operatori economici. Entrando maggiormente nel dettaglio, l’andamento delle richieste di credito nel I trimestre dell’anno risulta positivamente influenzato primariamente dal dato relativo alle Imprese Individuali, che fa segnare un +23,2% rispetto al corrispondente periodo del 2013; dato altrettanto positivo, seppur in misura meno eclatante, anche per le Società di Capitali e di Persone con un +10,9%.
Una lettura più completa della dinamica in corso è resa possibile anche dall’analisi dell’importo medio dei finanziamenti richiesti da parte delle imprese: nei primi tre mesi del 2014, infatti, per il complesso di imprese individuali e società si è attestato a 63.921 Euro (+1,3% rispetto allo stesso periodo del 2013). Nello specifico, l’importo medio dei prestiti richiesti è risultato pari a 32.501 Euro per quanto riguarda le Imprese Individuali contro gli 87.605 Euro delle Società di Capitali e di Persone. Relativamente alla distribuzione per classi di importo, invece, dal Barometro CRIF emerge che nei primi 3 mesi del 2014 più di 1/3 del totale delle richieste si è concentrato nella fascia inferiore ai 5.000 Euro, anche in virtù delle domande presentate da micro e piccole imprese, numericamente preponderanti nel tessuto economico italiano.