mercoledì 15 Gennaio 2025

GDO e Formazione scolastica: giovani che insegnano e giovani che apprendono la GDO. Sono connessi con il mercato del lavoro?

itsSono mesi ormai che i media comunicano la costante crescita del tasso di disoccupazione giovanile, a detta degli statisti, prossimo al 40%. Una situazione niente meno che angosciante, se aggravata dal fatto che non vi è alcun miglioramento in prospettiva. Eppure qualche segnale in controtendenza esiste e, secondo alcuni, il contesto generale appare meno confuso di quello dichiarato: ne è dimostrazione una giovane lavoratrice che, nell’arco di qualche mese, ha perfino rinunciato ad allettanti offerte di lavoro provenienti dal mondo aziendale e ha scelto di seguire una strada professionale forse più tortuosa ed instabile, ma decisamente al di sopra delle aspettative.

GDONews ha intervistato Elisabetta Frizzelli, giovane donna di 26 anni, dottoressa a pieni voti in Economia (area finanza e trade marketing) e in possesso di un diploma di Master in Marketing Management della Business School del Sole24Ore di Milano, che oggi insegna Marketing Distributivo in una scuola para-universitaria di Cesena.

D: Elisabetta ti reputi una giovane “al di fuori degli schemi”: perché?

fotoEli_bnR: Innanzitutto ritengo di non avere marce in più rispetto ai miei coetanei. Non ho validi motivi per considerarmi migliore degli altri. Ognuno di noi possiede punti di forza e punti di debolezza: i veri vincitori sono coloro che convertono i propri punti di debolezza in elementi di forza. Riprendendo le parole di un mio stimato Professore universitario mi verrebbe da utilizzare questa espressione: “è necessario affrontare le proprie debolezze con un approccio strategico”. In altre parole, fissare una base di partenza – al di sotto della quale mai bisognerebbe andare – che ci obbliga a migliorare e che ha il potere di stimolare in noi stessi un meccanismo di rivolta.

D: Spiegaci meglio, che cosa intendi?

R: Faccio un esempio: sono sempre stata una persona emotiva e timorosa del pubblico. Fin da piccola le identificavo come debolezze personali, quasi invincibili, ma allo stesso tempo ero ben consapevole che prima o poi il futuro mi avrebbe richiesto un atteggiamento differente, meno timoroso e tantomeno insicuro. Dopo averne preso coscienza, ho deciso quindi di impegnarmi in un hobby, ovvero entrare a far parte di un gruppo di musical. Devo dire che è stata una scelta tutt’altro che facile, per certi versi stressante, ma senza dubbio stimolante. In altri termini mi sono complicata la vita, ma solo così facendo mi sono creata le condizioni per poter imparare a gestire determinati contesti e, ad oggi, senza alcun dubbio mi sento più matura.

D: Quindi mi pare di capire che vuoi trasmettere un messaggio ben chiaro, ovvero che non sempre i percorsi più semplici che la vita ci offre sono i migliori …

R: Esattamente. Oltre a questo però vorrei sottolineare l’influenza fondamentale della famiglia nella formazione personale. Ho avuto la fortuna di crescere fra persone indubbiamente premurose che mi hanno saputo trasmettere una buona educazione, oltre ai semplici ma solidi principi di convivenza.

D: Se dovessi riassumere la formula vincente per il successo, quali termini utilizzeresti?

R: Indubbiamente tenacia, formazione, curiosità, fortuna, capacità relazionali e voglia di vivere. Grazie ad esse ho potuto raggiungere ottimi risultati nel mio percorso formativo e, molto probabilmente, li avrò anche nel mondo professionale, a stretto contatto con i miei colleghi.

D: Svelaci, quindi, qualche dettaglio in più sul tuo ruolo di docente.

R: Certamente! Insegno Marketing Distributivo in Istituto Tecnico Superiore. L’ITS è un nuovo canale di formazione avanzata post-diploma, introdotto nel sistema formativo nazionale dal Ministero dell’Istruzione dal 2011. E’ una scuola che, attraverso un corso biennale di alta-formazione, prepara tecnici specializzati con competenze operative, in grado di rispondere alle reali richieste delle aziende. Precisamente l’ITS di Cesena (www.itspiacenza.it, corso di Cesena) è focalizzato sulla logistica e la commercializzazione dell’ortofrutta, zona, quella, decisamente nota per la sua vocazione commerciale e logistica dei prodotti freschi e in posizione baricentrica per un territorio vasto con forti specificità da Ravenna a Ferrara, da Forlì a Rimini. Il Diploma di Tecnico Superiore è valido su tutto il territorio nazionale e all’interno della Comunità Europea, raccordandosi con il Quadro Europeo delle qualifiche (V livello EQF) e costituendo titolo per l’accesso ai pubblici concorsi.

D: Quali sono i temi che approfondisci nelle tue lezioni di marketing distributivo?

R: I 20 ragazzi (decisamente motivati e proattivi) che compongono l’aula provengono da differenti percorsi formativi: il 70% possiede un diploma di agraria, ma non mancano ragionieri e tecnici industriali. Una piccola percentuale è poi rappresentata da laureati in scienze politiche o informatica, con particolare interesse e predisposizione per la filiera agroalimentare e i processi logistici dei prodotti freschi. Il corso, di durata biennale, si articola in 1100 ore di aula, 600 di stage e 100 di project work. Nello specifico la mia materia è finalizzata a trasmettere l’abc della distribuzione, mediante il racconto della sua nascita tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Fino ad oggi ho trattato quindi diverse realtà come gli USA, la Francia, la Germania e l’Inghilterra per le invenzioni introdotte nel mondo distributivo (nascita del supermercato, dell’ipermercato, delle catene e del discount). Sono passata poi ad approfondire concetti più complessi, come le relazioni fra l’industria e la distribuzione, le caratteristiche dei formati distributivi e il tema della pressione promozionale. Nell’ultima settimana la discussione si è focalizzata sul marketing nel punto vendita e, a proposito, ho organizzato una visita al superstore di Cesena per dare la possibilità ai ragazzi di apprendere sul posto le caratteristiche fondamentali di gestione di un Pdv. Naturalmente non è mancata una focalizzazione sui dettagli del reparto ortofrutticolo.

Rimanendo in tema di lezioni lo scorso 2 aprile, insieme agli altri docenti della scuola abbiamo organizzato un Seminario sulla sfida logistica e commerciale dell’ortofrutta italiana; nel corso della mattinata sono emersi svariati temi, dal calo dei consumi, ai prezzi di frutta e verdura, alla logistica informatica e sostenibile, nonché una breve discussione sui  difficili rapporti che intercorrono fra logistica e GDO italiana. Tra i meritevoli relatori dell’evento, che si è svolto nella sede della Confartigianato di Cesena e a cui hanno partecipato quasi 200 studenti non sono mancati imprenditori e manager di note aziende del settore quali Apofruit, Agrintesa, Alegra, CPRSystem, oltre alla presenza dell’Assessore Provinciale all’agricoltura. Ne pomeriggio, invece, i ragazzi sono stati accompagnati allo stabilimento di Apofruit di Pievesestina di Cesena per una visita aziendale, guidati dal Responsabile al commercio estero e da addetti alla logistica.

D: Quindi, tornando al dato della disoccupazione giovanile in Italia, qual è il tuo personale pensiero? Non ti senti ansiosa o angosciata?

R: Non vorrei essere fraintesa, ma credo che il problema di fondo non sia la crisi finanziaria, ma la crisi della persona, dell’essere umano, che sta attraversando un periodo di forte disorientamento. Senza dubbio l’economia italiana non aiuta e, dal punto di vista lavorativo sono d’accordo sul fatto che il nostro Paese abbia fatto di tutto per complicare la ricerca di un posto di lavoro per giovani. Tuttavia è bene pensare che noi stessi siamo padroni del nostro destino e che pertanto buona parte della difficile situazione che stiamo attraversando è frutto di scelte e atteggiamenti scorretti mantenuti in passato e senza dubbio se noi giovani ci presentassimo al mondo del lavoro con maggiore disponibilità, pazienza, umiltà e spirito di servizio, il tasso di disoccupazione, in poco tempo, passerebbe da due a una cifra soltanto.

Grazie Elisabetta per la tua sincerità e il tuo spirito critico , non rimane che augurarti un grande in bocca al lupo per il tuo futuro.

Rimane da domandarci se i Big della Distribuzione, oppure semplicemente le imprese locali, appartenenti ad insegne nazionali, hanno conoscenza di questi percorsi formativi dove centinaia di giovani, innamorati della GDO, la studiano in profondità con metodo e determinazione? Perché non esiste un collegamento tra mondo del lavoro e scuola? E’ così complicato creare collegamenti dove si possa produrre la classe dirigente del presente e del futuro?…Noi intanto lamentiamoci della disoccupazione giovanile al 40%. Si spera soltanto che scrivendo questo articolo qualcuno apra gli occhi.

 

Stefano Gennari
Stefano Gennarihttp://www.consulenzeora.it/
Esperto di Formazione ed Organizzazione aziendale. E’ un selezionatore del personale per imprese. La società Selezione ORA Sas è specializzata in corsi di formazione per manager e consulenti.

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