
Unicoop Tirreno annuncia l’apertura di una procedura di mobilità per 250 dipendenti su 677 complessivi della Campania, prevedendo la chiusura dell’ipermercato di Afragola, in provincia di Napoli. All’origine del provvedimento, si legge in una nota della cooperativa, anni di perdite consistenti – 14 milioni di euro nel 2012, circa 80 milioni negli ultimi cinque anni – e l’insuccesso del tentativo di accordo con un imprenditore privato locale, respinto dalla maggioranza dei lavoratori campani.
La procedura di mobilità prevede 45 giorni di tempo per la discussione e il confronto con le organizzazioni sindacali; se questa prima fase non porterà a risultati, si passa ad una seconda fase della durata di 30 giorni di tavolo di confronto presso un ente istituzionale. «Naturalmente la Cooperativa è disponibile – si legge nella nota – nel lasso di tempo consentito dalla procedura e mantenendo fermo l’obiettivo della sostanziale riduzione delle perdite, ad esaminare soluzioni credibili».
«Non avremmo voluto arrivare a questo punto – dice la nota – Abbiamo tentato ogni strada, dalla ricerca di una soluzione interna al movimento cooperativo all’ultima proposta della creazione di una società con un imprenditore campano, per salvare i posti di lavoro e la presenza del marchio Coop in Campania».
La soluzione cooperativa, tentata nei mesi scorsi, si è rivelata impraticabile per l’assenza di un accordo unitario con le tre organizzazioni sindacali e il piano industriale presentato dalla Cooperativa e da un imprenditore privato locale è stato respinto dalla maggioranza dei lavoratori campani.
Dopo anni di perdite consistenti in Campania e di tentativi non coronati da successo di far tornare in equilibrio la gestione, il Consiglio di amministrazione ha affidato alla presidenza e alla direzione il compito irrevocabile di sanare una situazione che mette a rischio l’impresa.
«La situazione economica – nota Coop – è difficilissima: il calo dei consumi continua e non si vedono segnali di ripresa. Unicoop Tirreno è chiamata ad affrontare questa fase di competizione sul mercato con investimenti assai rilevanti, sia sulla propria rete di vendita che sui prezzi. Una sfida che non può essere affrontata con perdite pesanti come quelle registrate da Unicoop Tirreno in Campania. In questo contesto diventa doveroso concentrare sforzi e risorse sulla salvaguardia delle strutture campane che possono avere una prospettiva, evitando così l’abbandono del territorio di quella regione». Altrimenti, si osserva, si finirà per mettere in pericolo molti più posti di lavoro e l’intera Ipercoop Tirreno.