Fa davvero impressione. Abbiamo visto con i nostri occhi la situazione nel modenese dopo i due terremoti dei giorni scorsi. Lo abbiamo fatto perchè viviamo anche noi in quest’area e abbiamo vissuto in prima persona il sisma.
Anche la distribuzione ha subito un duro colpo (per fortuna senza vittime) nella Provincia di Modena: almeno 3 Coop chiuse, un Conad completamente crollato e diversi Sigma in attesa dell’agibilità. Ci ha comunque sorpreso positivamente la forza con cui i proprietari dei supermercati stanno reagendo: le strutture non sono ancora aperte al pubblico, quindi sono state allestite strutture provvisorie esterne per ricevere i clienti, con a disposizione i beni di prima necessità; per altre richieste sono gli incaricati che entrano nelle strutture e “fanno la spesa” per i propri consumatori. E’ il caso del supermercato Sigma di Camposanto affiliato alla Realco di Reggio Emilia: la titolare, Bruna Lami, ci racconta delle necessità che comunque la popolazione terremotata ha in questi giorni specialmente di generi alimentari di base, delle forniture di cui necessitano anche Protezione Civile e i comuni per gestire, oltre che i soccorritori, soprattutto le migliaia di sfollati nelle tendopoli.
Il gruppo Realco ovviamente si è attivato per supportare gli affiliati della zona (5 supermercati in totale di cui 3 attualmente chiusi). I lavori per mettere in sicurezza le strutture sono già iniziati e si spera di tornare alla normalità il prima possibile.
Le domande che ci si pongono ora sono soprattutto relative alla ripresa delle normali attività le quali dipendono, nei casi in cui le strutture non abbiano subito danni, dalle autorizzazioni degli enti preposti, ma regna una grande confusione. Dopo la prima scossa, infatti, ci si era preoccupati di far effettuare i sopralluoghi a personale abilitato ma ora, dopo la seconda scossa, pare che nessuno si voglia più assumere responsabilità. Gli imprenditori lamentano infatti che non si riescono ad avere informazioni chiare dalle amministrazioni su chi debba rilasciare i certificati di agibilità, ed in questa situazione di incertezza ci si organizza come si può per dare comunque un servizio ai propri concittadini.
Altro capitolo, che apriamo e richiudiamo subito per non alimentare polemiche, è quello degli aiuti che il Governo ha annunciato per le zone terremotate: anche qui di certo c’è solo l’aumento delle accise sui carburanti. Per ora si vedono solo i coraggio e la caparbietà degli imprenditori e dei lavoratori.
Mi chiedo se la GDO,in particolare quella Emiliana,non possa dar vita a contratti di fornitura straordinari con le aziende in difficoltà perchè colipte dal terremoto .
Credo che sarebbe un’operazione importante e decisiva per far sì che tanti imprenditori possano trovare un minimo di positività nel loro futuro ,potendo in questo modo anche garantire il lavoro ai loro dipendenti.
Spero che il mio pensiero sia già vecchio perchè vorrebbe dire che lo stanno facendo .