La notizia più interessante, leggendo lo scenario economico della Grande Distribuzione aggiornato a fine ottobre 2011, è che anche grazie ad una inflazione non proprio contenuta ( +3,7% nel mese di ottobre) il fatturato totale supermercati ed ipermercati cresce dell’1,6% ( -0,2 a fine ottobre 2010), con un trend a rete omogenea leggermente negativo ( -1%) ma migliore di quello dello scorso anno nel pari periodo ( -1,7%), tuttavia il fatturato degli Ipermercati è in calo del 3,1% contro un -0,1% dei supermercati a rete omogenea .
Un quadro preoccupante? Rispetto ai numeri che eravamo abituati a vedere qualche anno fa è una apocalisse, ma se si rapporta consapevolmente ai numeri che esprimevamo lo scorso anno non ci possiamo lamentare: siamo stati sicuramente avvantaggiati dall’inflazione ma i numeri in generale non sono così tragici. Anche la Private Label sta crescendo e si attesta al 17,1% del fatturato generale.Fonte infoscan
Il mercato si è organizzato, si vive quotidianamente sulla tensione del ritorno dei numeri su tutti i fronti. Basta vedere i volantini delle principali catene distributive in offerta in questi giorni per capire quali sono le strategie che i Retailers stanno ponendo in essere per affrontare il momento più importante dell’anno: le feste di Natale e di fine anno. Non siamo aiutati dalla stagione perché il caldo non aiuta nel trasferire con il giusto tempo l’idea di essere nel clima natalizio, ma tutta la Grande Distribuzione è in piena guerra dei prezzi. Bennet, società che opera quasi esclusivamente sul format Ipermercati, come appena visto il più in crisi, si concentra nelle offerte a volantino dei propri prodotti a marca commerciale, quasi a significare una volontà di tenere sui numeri di fatturato, ma con una volontà ad incrementare la propria marginalità in valore assoluto attraverso la diffusione della conoscenza della qualità dei loro prodotti a marchio. Il Gigante punta tutto sulla fidelizzazione, infatti una grande parte dei prodotti offerti sono beneficiabili solo con la carta fedeltà dell’insegna. Leclerc prova a richiamare i consumatori attraverso dei forti sottocosto in prima pagina su panettoni e pandori, poi nell’interno le offerte sono un mix di Brand, marca commerciale declinata sul claim e su Sapori e Dintorni, profonda l’offerta sui regali, addobbo e collezionamento sulla tavola, così come Carrefour ed Auchan rivolti alla spettacolarizzazione dell’offerta con un vasto assortimento no food. Insomma sebbene sugli scaffali le differenze non siano così evidenti, come capita in alcuni Paesi europei , l’estremizzazione della promozionalità espressa in questo periodo fondamentale delinea chiaramente le differenti strategie poste in essere dai Retailers e questa differenziazione ci da una chiara idea di come si arriva ai numeri sopra enunciati. E’ un principio di differenziazione, un big bang di ciò che potrebbe e dovrebbe essere il mondo distributivo nazionale: una moltitudine di offerte assortimentali ognuna con la sua strategia applicata nei lay out.