La scorsa settimana ci siamo occupati delle aree geografiche e dei format. Questa settimana analizziamo le categorie merceologiche, cominciando col dire che tutte hanno segnato valori negativi nel mese di luglio: LCC -0,2%, peso variabile -0,9% e non food che realizza la peggior performance dell’anno dopo quella di maggio (-11,%) a -6,3%. I risultati da inizio anno si attestano per l’LCC al +2,9% e per il peso variabile al +2,3%, mentre il non food a -3,7%.
Le categorie più in sofferenza sono la gastronomia (-20,1%), che dall’inizio dell’anno continua a perdere terreno arrivando ad un preoccupante -10,5%, le bevande alcoliche (-13,4%) e i gelati( -12,3%) su cui probabilmente ha inciso il tardivo arrivo del caldo.
Ottime le performance dei preparati per bevande calde (+12,3%), casalinghi (+8,9%) e dei formaggi (+8,7%), tutti in buona ascesa da inizio anno.
Il grocery in generale perde soprattutto nei canali tradizionali e superette (rispettivamente -5,4% e -7,4%) portando a valori vicino allo 0 la crescita annua. Cala anche nel discount che, nonostante la crescita del formato, lascia sul terreno il 3,2%.
Guardando alle altre aree merceologiche si distinguono la performace della carne (+19,8%), del fresco (+3,2%) e della drogheria al. (+3,6%). Segnano ottime performance prodotti quali grana, farine e zucchero mentre soffrono in generale le bevande (acqua compresa) e i pomodori.
Come abbiano detto il clima “freddo” di luglio ha influito molto sui consumi di luglio, insieme ad un deciso spostamento degli acquisti su primi prezzi e marche commerciali che hanno penalizzato l’area preminum. Ci occuperemo di questi temi e del fattore inflazione/prezzi nei prossimi giorni.