Taccheggi in crescita nei market di tutto il mondo: Italia oltre la media mondiale (+5.9%). Quattro miliardi il valore della merce rubata nel nostro Paese.
Dal primo luglio 2008 al 30 giugno 2009, l’aumento dei furti nei supermercati italiani (+6.2%) è stato superiore alla media mondiale (+5.9%). È questo il dato più importante che viene fuori dalla ricerca realizzata dal centro di ricerca per il retail di Nottingham (Inghilterra) e finanziata da Checkpoint Systems. Tra i Paesi dell’Europa occidentale un incremento più forte è stato registrato solo in Slovacchia (+9.8%), Estonia-Lettonia-Lituania (+6.7%), Repubblica Ceca (+6.5%) e Turchia (+6.4%). A livello mondiale il valore della merce rubata ammonta a 84.165 miliardi di euro. In Italia la cifra è di 3.8 miliardi di euro: pari all’1.36% del fatturato globale del settore retail.
Ma i responsabili dei furti non sono solo i clienti. In Italia i taccheggi da parte di ladri, per così dire dell’ultima ora, individui cioè che non hanno mai rubato nulla in passato, sono il 50.8%. Poi, con una percentuale del 30.9% ci sono le differenze inventariali create dai dipendenti disonesti. Le frodi da parte di fornitori e produttori sono il 6.1% mentre il restante 12.2% è da attribuire ad errori interni di conteggio o classificazione delle merci.
Per finire, la classifica delle merci più rubate: A livello mondiale le cifre più elevate sono state rilevate nel settore abbigliamento e capi firmati. A seguire, prodotti cosmetici, profumi e prodotti di bellezza. In assoluto i prodotti che hanno subito incrementi più significativi nei furti sono pile e batterie ricaricabili (+17.8%) e prodotti per la cura del corpo (+14.3%). Sotto questo punto di vista l’Italia rispecchia le tendenze globali con alcune specificità tipiche del nostro Paese. La top ten della merce più rubata, infatti, vede al primo gli alimentari freschi come carne, pesce, latticini e salumi.