GDONews assieme al patner Mark Up, in anteprima, avevano pubblicato una interessante intervista di Luigi Rubinelli al Presidente di Centromarca Luigi Bordoni. Oggi, lo stesso Bordoni, attraverso un comunicato stampa, affonda un colpo roboante alla GDO italiana denunciandola di pagare male l’industria di marca. Il ritardo medio nei pagamenti è di 33 giorni, troppi secondo Centromarca, i tempi con cui le imprese della grande distribuzione italiana effettuano i pagamenti alle industrie di marca. Il 90% di queste ultime denuncia ritardi significativi: in pratica, rispetto a una condizione media contrattuale di 70 giorni, il pagamento effettivo avviene in 103 giorni. In Francia, per legge, i tempi di pagamento sono fissati in 60 giorni. Tra le azioni di contrasto al fenomeno, la meno usata è quella dell’addebito degli interessi, mentre la più adottata è la sospensione della forniture. In ogni caso, secondo l’organizzazione guidata da Luigi Bordoni, nell’83% dei casi tali azioni vengono considerate solo parzialmente efficaci. Questa denuncia viene fatta in un periodo dove l’industria di Marca viene stretta tra l’incudine (la GDO) ed il martello (le banche), e dove il rischio di implosione del sistema non è così lontano. La GDO ha sicuramente problemi di liquidità, ma spesso sono quelle politiche di espansione, necessarie a mantenere positivi i fatturati, che di fatto vengono sponsorizzate dall’industria a sua parziale insaputa. E’ un metodo molto italiano, ma a quanto pare efficace. Con una legge come quella francese GDONews si domanda: che ne sarebbe della GDO italiana? Quanti distributori abbasserebbero le serrande? E poi: i francesi d’Italia pagano l’industria talvolta a 230 giorni, non domandiamoci perché alla fine non hanno rispetto per noi italiani. La verità è che non siamo ancora un Paese maturo a livello legislativo-economico, potremmo essere migliori di quello che siamo ma qualcosa in noi ci frena, il salto di qualità sarebbe a portata di mano ma non a tutti interessa. Peccato.
Forse i SIGNORI di Centromarca vengono pagati mediamente a 103 giorni , l’80% della numerica delle aziende che non siedono nel salotto di Centromarca vengono pagate mediamente oltre i 150 giorni. Queste aziende non hanno nessun potere contrattuale e vengono regolarmente vessate dalla Grande Distribuzione . Ma delle medie piccole aziende non importa nulla a nessuno , ma se il problema incomincia a toccare Ferrero , Barilla e soci se ne incomincia a parlare.
Informato, mi sembra il tuo un discorso in parte non vero, in alcuni settori, tipo il fresco si è pagati da i 30 ai 60 giorni.
Poi se i grandi si lamentano anche loro, pubblicamente, la vedo come un’opportunità e non come un modo per tirare fuori sempre il solito discorso dei piccoli contro i grandi.
Ho lavorato per diverse aziende in questi anni, e con ruoli differenti, dalla multinazionale americana alla azienda padronale italiana, in tutte c’era l’abitudine che il credito commerciale fosse gestito dall’amministrazione e finanza, e quando si raggiungevano certe soglie di ritardo o di scoperto si interveniva per risolvere il problema, spesso per problemi di fatturazione o compensazione, e se invece era una cattiva abitudine si sospendevano le forniture.
Oggi per l’azienda dove lavoro, vi è un analisi sul rischio di insolvenza dei clienti della gdo, in particolare alcuni cedi DO del sud, e si preferisce non vendere che non essere pagati.
Infine ci lamentiamo della do, ma sul canale tradizionale le incolvenze ed i ritardi sono ampiamente oltre le soglie di rischio accettabile.
Buongiorno Aldo e Informato, visto che siete i TOP commentatori e che mi sembrate molto “sul pezzo” vi chiedo un’informazione: sapete dove posso trovare on-line una situazione aggiornata dei pesi della distribuzione ponderata delle principali catene in italia?
non su una categoria particolare, mi serve l’informazione macro…c’è forse su questo sito?
grazie mille
Elena questo dato, è disponibile solo a pagamento da Iri o Nielsen, se poi qualche anima buona in privato te lo fa avere è un altro discorso:)
Forse fedrdistribuzione / centromarca se li contatti e gli spieghi che è per motivi di studio credo che non abbiamo porblemi a fornirteli, se invece per lavoro devi rivolerti alle prime due società o trovare questo buon Samaritano.
Grazie Mille Aldo.
Pensavo che fosse un’inofrmazione pubblica dato che quella che cerco è un’informazione generica (non relativa ad una categoria merceologica particolare)
Non vedo che mistero sia dire la propria Quota di Mercato…comunque ne prendo atto!
elena, è un informazione che Iri o Nielsen fanno pagare qualche migliaio di €, se poi in privato mi scrivi…