Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, ha presentato l’elaborazione dei dati di mercato con riferimento alle tipologie di prodotto vendute nel 2008. In un momento di congiuntura pesantemente condizionato dalla crisi finanziaria mondiale, il consumo di cosmetici in Italia registra segnali di tenuta: il 2008, infatti, secondo i dati elaborati dal Centro Studi e Cultura d’Impresa di Unipro, chiude con un valore del mercato di 9.070 milioni di euro e una crescita dello 0,8%. Per effetto della tenuta del mercato e grazie alle esportazioni, ritornate in crescita (+2,1%) con un valore di oltre 2.310 milioni di euro dopo un anno di flessione, il fatturato delle industrie italiane cresce dell’1,2%, con un valore di poco superiore agli 8.340 milioni di euro. L’andamento dei consumi per canale conferma la dinamica di luoghi di distribuzione più specifici e attenti al servizio alla clientela come le farmacie, cresciute del 3,8% con un valore di quasi 1.390 milioni di euro e le erboristerie, +3,7% per un mercato che pesa oltre 310 milioni di euro.
Con un valore di mercato di 3.990 milioni di euro e un tasso dell’1,5% la Grande Distribuzione Organizzata si conferma il canale con il più alto volume di vendite di cosmetici (oltre il 44%), anche se all’interno dell’aggregato si segnalano situazioni più dinamiche legate a nuove formule di distribuzione e caratterizzate da assortimenti molto ampi e qualificati. Superiori alla media sono poi le vendite porta a porta ‘vecchia maniera’: cresciuto del 6% per un valore pari a oltre 370 milioni di euro (il 4% del totale), il canale supergettonato negli anni ’70 si rinnova e torna in auge. In ripresa anche le vendite per corrispondenza (oggi online), con un +2% a 56 milioni in valore, dopo alcuni anni di contrazione. Anche nel 2008 la ‘famiglia’ piu’ gettonata e’ stata quella dei prodotti per il corpo, seguiti dai prodotti per il viso e da quelli per i capelli, tra le performance di vendita più evidenti, si segnala anche l’aumento (+5,3%) dei prodotti per il make-up con un valore di oltre 323 milioni di euro, degli smalti, cresciuti del 9,3% con un valore prossimo agli 80 milioni di euro e dei colluttori, con un tasso di quasi dieci punti percentuali e un valore del venduto vicino ai 150 milioni di euro. Sono dati che confermano l’attenzione dei consumatori a tipologie variegate di prodotto che non si legano a singoli canali, ma rispettano le opzioni di polarizzazione dei consumi. Apprezzata in Italia e competitiva all’estero, insomma, la cosmetica ‘tricolore’ guarda al futuro e punta sulla tecnologia. “L’industria cosmetica non produce ‘trucchi’, ma soluzioni che soddisfano tutti i consumatori – puntualizza Fabio Franchina presidente Unipro- Investe in ricerca, innovazione e sicurezza, propone soluzioni rapide ed efficaci alla portata di tutti. Anche grazie all’attivita’ delle nostre aziende contribuisce all’evoluzione del progresso sociale”.