Il 70% degli italiani preferisce acquistare in farmacia ed il 78% non è disponibile a rinunciare al consiglio di un professionista per trovare la soluzione migliore al proprio problema di salute, indipendentemente dal canale d’acquisto. Questo comportamento si evidenzia in particolare per le fasce d’età più elevate e nelle regioni del Sud, dove la percentuale sale all’80%. Sono alcuni dati emersi da una ricerca condotta da Nielsen su un campione della popolazione italiana di 25 mila persone e su un campione di punti vendita rappresentativo dei tre canali e presentati al convegno nazionale “La farmacia del futuro: una professione che si rinnova”, organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con Boehringer Ingelheim Italia. In ogni caso sono 1.471 i punti vendita alternativi alle farmacie in cui è già possibile acquistare farmaci otc e sop. Di questi, solo 159 appartengono alle catene della grande distribuzione organizzata e 1.312 sono parafarmacie o strutture simili. Per quest’ultima tipologia si è assistito, dopo il decreto Bersani, ad un significativo incremento di aperture di cui il 50 per cento sono nuovi punti vendita aperti negli ultimi 12 mesi, ad un ritmo di circa 60 nuove notifiche al mese. Solo il 10% delle parafarmacie, inoltre, fa registrare vendite di otc paragonabili a quelle delle farmacie tradizionali. Su circa 100 milioni di confezioni di farmaci da automedicazione venduti nell’ultimo trimestre (conclusosi il 9 settembre 2007), pari ad una spesa di 764,9 milioni di euro, il 5,2% è stato venduto in ipermercati e supermercati e l’1,6% in parafarmacia, per un totale di 40,5 milioni di euro di prodotti venduti nei canali alternativi (fatturato prezzi al pubblico). La GDO non perfora l’interesse del consumatore a quanto pare, inoltre solo 3 italiani su 10 si dimostrano interessati a trovare sugli scaffali dei supermercato farmaci da banco di marca commerciale d’insegna (private label). In ogni caso, sebbene gli effetti del decreto siano stati meno dannosi di quanto i Farmacisti si immaginavano, il 60% delle farmacie ha abbassato il prezzo di vendita.
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