Alcune regioni stanno interpretando in maniera restrittiva la legge Bersani del Luglio 2006. Anzi bisogna addirittura dire che molte Regione hanno interpretato in maniera restrittiva anche la prima legge Bersani sulle liberalizzazioni ( 2003). In ogni caso, questa volta, l’Antitrust lancia l’allarme sui freni alle liberalizzazioni nel settore commerciale compiuti soprattutto da due Regioni: Veneto e Sicilia. L’Authority, presieduta da Antonio Catricalà, ha chiesto alle amministrazioni regionali e locali di dare pieno corso alla manovra di liberalizzazioni varata dal Governo. Questa è, in effetti la grande anomalia della disposizione legislativa del governo: la modifica del titolo V della Costituzione che aveva posto in essere il famoso decentramento Regionale e Locale, non prevede che il Governo nazionale abbia più la competenza per disciplinare con leggi quadro le materie legate al tema delle attività produttive. Quindi, com’è possibile che il decreto Bersani Bis ( quello all’esame del Parlamento in questi giorni) abbia disposizioni in materia di commercio senza averne la titolarità? Semplice: l’appiglio del Decreto Bersani è legato al recepimento della normativa europea in tema di tutela della libera concorrenza. In definitiva il Governo, non potendo dare disposizioni quadro ovvero impositive alle Regioni passando dalla "porta principale", lo fa passando da quella secondaria: la tutela della libera concorrenza. Ma le Regioni, volendo, possono disattendere la disposizione in attesa di verificare se gli eventi le trascineranno davanti alla Corte Costituzionale oppure davanti al TAR. Ma , se casomai il contraddittorio arrivasse in tali sedi, sarebbe tutto da verificare l’esito del provvedimento eventualmente emesso dall’organo giudiziario. Così da qualche anno ( 2003) le liberalizzazioni del Ministro Bersani sono state storicamente recepite da alcune Regioni in toto ( es. Le Marche), altre sono sempre state tiepide ( es. Toscana), altre invece hanno sempre disatteso provvedimenti emessi dal Governo sotto il cappello della tutela della Concorrenza ( es. Sicilia e Veneto). E quindi ecco il perché della reazione delle Regioni che non ne vogliono sapere di adeguarsi, e conseguente è la reazione dell’Antitrust che sollecita ad adempiere al provvedimento. Per ora si limita a sollecitare, chissà cosa succederà nel prossimo futuro.
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Gentile dottore, questo intervento è a conferma di ciò che Lei ha scritto. Aggiungo che non sono solo Veneto e Sicilia le Regioni poco disposte a provvedere al decreto Bersani. Nel primo decreto Bersani che Lei ha citato (2003) furono quasi tutte le regioni del Nord a non adempiere alle direttive governative. Se questo succederà anche questa volta avremo tutti speso parole al vento.