Di recente e stato presentato a Roma nel corso della tavola rotonda «Farmaci, farmaci generici e integratori alimentari» un interessante sondaggio condotto, in collaborazione con Ipsos, dall’Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori sull’uso e sulla conoscenza dei farmaci, intitolato “Le abitudini degli italiani”. Il sondaggio, che ha preso in considerazione, come indicatori, le abitudini degli italiani in relazione ai farmaci, la compliance, la conoscenza specifica dei farmaci generici e degli integratori alimentari, è volto a rilevare la conoscenza e il grado di consapevolezza dei consumatori sui farmaci. E così emerge che, sulla conoscenza dei farmaci generici, il 73% delle persone intervistate definisce in maniera corretta il significato di «farmaco generico», mentre il 12% confonde i farmaci generici con i medicinali che si possono acquistare in farmacia senza ricetta e l’8% crede che siano i medicinali consigliati dal farmacista dopo la spiegazione dei sintomi da parte del paziente. Il 6%, poi, ritiene che siano medicinali acquistabili in autogrill e supermercati, mentre l’1% crede che siano rimedi omeopatici, a base di erbe o medicine alternative. «Ci troviamo di fronte – spiega Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio e segretario generale del Movimento Consumatori – a un consumatore che ha bisogno di essere ancora sensibilizzato e guidato. Di qui la necessità di attivare ulteriormente azioni di formazione e di sensibilizzazione sul tema farmaci».
Rendono più roseo il quadro che emerge dal sondaggio i dati positivi su una diffusa attenzione e consapevolezza dell’italiano medio nel rapporto con i medicinali. Quasi tutte le persone intervistate (95%), infatti, dichiarano di attenersi a quanto prescritto dal medico durante l’assunzione di farmaci e il 48% degli intervistati appartenenti alla fascia d’età più avanzata controlla regolarmente la data di scadenza del medicinale, mentre i foglietti di avvertenze e istruzioni sono letti abitualmente dai giovani e dai soggetti più istruiti. Da segnalare, infine, come il 55% delle famiglie conservi tutti i medicinali in appositi armadietti, il 39% quasi tutti e solo il 6% in luoghi giudicati più comodi.
Scarsa la conoscenza degli integratori alimentari che sono percepiti soprattutto come multivitaminici o sali minerali o multiminerali. Un buon 6%, addirittura, non sa fornire una risposta né azzarda una possibile definizione sommaria. Il 61% degli intervistati dichiara, comunque, di non aver mai assunto integratori alimentari, mentre solo il 5% crede di utilizzarli. «Questi prodotti – sottolinea il Movimento consumatori – risultano usati maggiormente dalle donne, dai soggetti residenti nel Nord Italia e dalle persone che appartengono ai ceti più istruiti della popolazione».