Significativo riconoscimento per il Pastificio Garofalo nell’ambito del Brands Award 2006: la storica azienda si aggiudica il premio “Innovare il linguaggio” e il secondo posto della categoria alimentari confezionati.
Il Brands Award – organizzato da Gdo Week e Iri, con la collaborazione di FutureBrand Giò Rossi – premia le performance migliori ottenute nell’anno precedente dalle marche del largo consumo. Le aziende vengono selezionate sulla base dei risultati di vendita ottenuti nei punti commerciali della rete della grande distribuzione.
COMPLIMENTI PER UN’AZIENDA CHE OLTRE PER IL LINGUAGGIO PRODUCE PASTA DI ELEVATA QUALITA’
Sono d’accordo con la premiazione del pastificio Garofalo, ma dirò di più.
Quella che è considerata comunemente la migliore pasta italiana cioè la De Cecco ha un tenore di proteine cioè di glutine che è del 13%, la Barilla 12-12,50 ma a Gragnano la pasta Garofalo ha glutine al 14%. Più è elevato il glutine migliore è la semola come materia prima e migliore il sapore e la tenuta della cottura. Circa l’acqua poi, a Gragnano è molto leggera e comunque tutte le acque prima di essere usate nella pastificazione sono comunque purificate sia a Fara San Martino che a Gragnano come a Marcianise dove si produce la Voiello che se fosse per l’acqua del posto non verrebbe un’altra specialità del sud che è appunto la pasta Voiello.