Domanda: Biochimica ha attraversato un periodo di forte trasformazione negli ultimi anni. Ci puoi raccontare come si è evoluto il business dell’azienda?

Andrea Parravicini: Fino a qualche anno fa gran parte delle nostre attività si concentravano su prodotti private label (PL), ma c’era una chiara esigenza di cambiamento. Abbiamo lavorato per sviluppare i nostri marchi e la svolta è arrivata con Bioform Plus, che durante il periodo della pandemia, grazie alla crescente domanda di prodotti igienizzanti e disinfettanti. Questo marchio, che fino ad allora non era riuscito a esprimere il suo pieno potenziale, è diventato uno dei nostri principali pilastri di crescita.

Domanda: Come ha influito la pandemia sulla crescita di Bioform Plus e su Biochimica in generale?

Andrea Parravicini: Il Covid-19 ha indubbiamente dato una spinta notevole alla crescita di Bioform Plus, in particolare grazie alla sua offerta di prodotti igienizzante e disinfettanti. Bioform Plus è riuscito a cogliere l’opportunità e questo contesto ha permesso al marchio di emergere e consolidarsi in un momento delicato. A differenza di altri brand nati o cresciuti nel 2020 e poi scomparsi, Bioform Plus ha continuato a espandersi, conquistando una fetta di mercato sempre più grande anno dopo anno. Grazie anche a questo, l’azienda è cresciuta significativamente, passando dai 44 milioni del 2019 agli attuali 70 milioni, con il 90% del fatturato proveniente dai nostri marchi.

Domanda: Bioform Plus è quindi uno dei vostri marchi di punta. Ce ne sono altri che ritenete strategici per il futuro?

Andrea Parravicini: Oltre a Bioform Plus, il nostro marchio storico Soft rappresenta una parte importante del nostro fatturato. Soft è presente sul mercato da oltre 50 anni e si distingue per la sua forte identità legata al profumo, all’edonismo e alla convenienza: un posizionamento che incontra grande favore tra i consumatori. Soft genera la metà del nostro fatturato, e insieme a Bioform Plus, rappresenta il cuore pulsante del nostro portafoglio.

Domanda: In che modo Biochimica ha affrontato le sfide legate all’aumento dei costi delle materie prime?

Andrea Parravicini: Il forte aumento dei costi delle materie prime ha colpito l’intero settore, e noi non siamo stati esenti da questa tempesta. Tuttavia, grazie alla nostra capacità di riposizionare i prodotti e adattarci rapidamente, siamo riusciti a mantenere i volumi di vendita, proteggendo allo stesso tempo la nostra marginalità. Questo ci ha permesso di aumentare il valore dell’azienda, nonostante le difficoltà, e di continuare a crescere anche in un contesto di forte pressione sui costi.

Domanda: In termini di mercato, avete menzionato un ruolo importante nei drugstore. Puoi spiegarci meglio?

Andrea Parravicini: Sì, oggi siamo la terza azienda nel mondo del laundry all’interno dei drugstore che è il più rilevante per noi. Questo canale ci offre una maggiore profondità assortimentale rispetto alla grande distribuzione organizzata (GDO), dove affrontiamo la concorrenza dei marchi privati. Nei drugstore possiamo emergere di più, e questo ci ha permesso di consolidare la nostra presenza e aumentare i volumi.

Domanda: Uno dei segmenti che ha visto una rinascita è quello delle polveri per lavatrice. Come lo avete affrontato?

Andrea Parravicini: Il mercato delle polveri per lavatrice ha subito un declino per oltre 15 anni, con una progressiva crescita dei liquidi e delle caps. Tuttavia, negli ultimi due anni, abbiamo assistito a un’inversione di tendenza. Le polveri stanno tornando in auge, anche perché offrono un costo per lavaggio più basso rispetto alle caps, e in questo scenario Biochimica si trova in una posizione privilegiata. Siamo l’unica azienda di proprietà italiana a possedere una torre di atomizzazione per la produzione di polveri di alta qualità, garantendo miscelazione omogenea e ottima solubilità, anche a basse temperature. Questo ci ha permesso di cogliere questa opportunità di mercato.

Domanda: Biochimica è presente da 55 anni nel mercato della detergenza, un settore che viene spesso percepito come poco innovativo. Qual è la tua opinione a riguardo?

Andrea Parravicini: È vero, purtroppo. Il settore della detergenza non è tra i più innovativi, almeno non quanto altri settori. Le ultime vere innovazioni sono state le caps per lavatrice. Le multinazionali si sono concentrate su segmenti più profittevoli, mentre la detergenza, soprattutto quella di massa, ha margini ridotti. Le innovazioni che vediamo sono spesso limitate a evoluzioni di packaging o di formulazione, ma raramente si tratta di qualcosa di rivoluzionario. Questo però non significa che sia un problema: per aziende come la nostra, che puntano su un buon equilibrio tra prezzo e qualità, è un contesto in cui possiamo continuare a crescere senza dover necessariamente rivoluzionare il prodotto.

Domanda: Come vedi il futuro di Biochimica nei prossimi anni?

Andrea Parravicini: Stiamo lavorando per rafforzare ulteriormente la nostra struttura aziendale, soprattutto nella gestione dei brand. Il nostro obiettivo è continuare a crescere, espandendo la nostra presenza nei canali più adatti alle nostre corde, come i drugstore, e potenziando i nostri marchi Soft e Bioform Plus. Abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione importante e siamo consapevoli che ci saranno ancora molte sfide, ma siamo fiduciosi e pronti a cogliere le opportunità che il mercato ci offre.