Lo studio su oltre cinquemila bilanci della gdo nel nord est dal 2019 attraverso gli anni più difficili vede una forte crescita di Lidl e Agorà, e retrocessioni di Aspiag (in termini di quote di mercato area 2) con Conad “al palo”. Una foto che racconta di una bassa crescita dell’intero territorio e di minor dinamicità rispetto al nord ovest.
E se nord ovest è da sempre terreno di sperimentazione per il mass market retail nazionale ed internazionale (leggasi a suo tempo Carrefour e Auchan), nel nord est arrivarono Lidl e pochi anni fa Aldi.
Così, mentre il primo è sempre stato appannaggio di superstore ed ipermercati, nel dettaglio di Esselunga e di una serie di insegne focalizzate su grandi metrature, salvo poi cambiare a vantaggio di imprese come Lidl Italia e le imprese di Agorà su tutte, il nord est si è sempre caratterizzato per la sua competitività, per la presenza di category killer come Tosano, Martinelli, Lando e Rossetto, che non hanno mai lasciato molto spazio all’evoluzione dei discount.
La crescita degli ultimi quattro anni del nord ovest è stata sorprendente, alcuni gruppi di acquisto hanno incrementato moltissimo fatturato e relative quote, li abbiamo citati e messo in evidenza i risultati in un apposito articolo, senza impensierire Esselunga ma erodendo sicuramente fatturato. In una serie di articoli vedremo, invece, cosa è successo in questi anni nel nord est ed ai gruppi che gravitano su questo territorio.
Abbiamo già osservato e analizzato l’evoluzione della GDO in Area 2 nel periodo fra 2019 e 2022, concluso con un fatturato in crescita del +6,7% che ha sfiorato i ventisei milioni di euro. Un incremento trainato in particolare dai discount in un territorio nel quale si è assistito alla chiusura di molti negozi a Libero Servizio (vedi grafico sotto).
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