Con una quota di mercato che supera il 15% e una solida rete costituita da diciotto imprese, il Gruppo Selex rappresenta una delle realtà più importanti della distribuzione italiana.
Una centrale uscita ulteriormente rafforzata dalla recente fusione con Sun che ha inevitabilmente spostato gli equilibri interni fra i soci che lavorano però in sinergia per provare a togliere a Conad lo scettro di leader nazionale.
Per capire meglio lo stato di salute e le ambizioni del gruppo, siamo andati ad analizzare le prestazioni dei differenti formati di vendita raccolte da Istituto Georetail Italia grazie allo studio sui bilanci di esercizio pubblicati.
In questo articolo cercheremo di comprendere quali sono quegli aspetti del business che i soci della Centrali stanno sfruttando per far crescere in questa maniera le loro imprese.
Selex è sempre stata una Centrale importante sul mercato e che per decenni si è stazionata attorno ad una quota di mercato nazionale del 9-10% circa. Non era certo nel top delle insegne ma era tra le più importanti.
Durante l'”esplosione” delle vendite dei discount, dal 2016 in avanti, molte concorrenti hanno iniziato a cedere loro il passo ed a perdere quote, mentre Selex le ha incrementate.
La fusione con SUN è stata salvifica, ha integrato la Centrale nei territori in cui era debole con formati di vendita similari, ma non si non può disconoscere che i soci di Selex hanno fatto una importante crescita in questi anni azzeccando i formati di vendita, ovvero quelli che soffrono meno i discount. In questo articolo verrà spiegato proprio questo, e si vedrà qual è la vocazione dei formati di vendita di Selex e come si sta consolidando.
Entriamo nel merito dei numeri:
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