Non si taglia il traguardo del sessantesimo anno di attività e successi se non si ha qualcosa più degli altri; se oltre alla dedizione al lavoro e alla passione non si aggiungono intuizioni capaci di fare la differenza. Piccoli ma fondamentali esempi di resilienza da cui far scaturire una scintilla che ancora oggi illumina un gruppo che solo un anno fa ha festeggiato il miliardo di euro di fatturato consolidato. È il caso di ARNEG, fondata a Campo San Martino nel 1963 da Luigi Finco e Roberto Marzaro, due giovani intraprendenti impegnati nella produzione di gabbie per il settore avicolo. A seguito della campagna governativa che denuncia la cattiva alimentazione dei polli e la conseguente crisi del comparto, Finco e Marzano non si scoraggiano, anzi: si reinventano. Anziché bloccare la propria attività iniziano ad utilizzare il materiale delle gabbie per costruire scaffalature a filo per i negozi, facendosi trovare pronti su due fronti alla ripresa del mercato. È il seme da cui nasce ARNEG, ovvero ARredamento NEGozi, che alla produzione di scaffali unisce banchi in legno e soprattutto impianti frigoriferi.

Il resto è una storia costruita metodicamente, anno dopo anno, su basi solide racchiuse in quello che è una sorta di manifesto che i due fondatori hanno saputo tramandare nel tempo: “Nulla è certo e definitivo, tutto è variabile, rifondabile, ricreabile. Occorre sapere sognare. Sognare con fantasia, innovare costantemente il nuovo. Occorre avere il coraggio del rischio. Rischiare tentando di realizzare i sogni, anche quelli che sembrano impossibili. Occorre avere etica, rispetto della natura e delle persone, nell’ottica di un continuo miglioramento della qualità della vita. Occorre avere buon senso per la realizzazione di tutto questo, per la creazione di un futuro migliore”. Su questi valori l’azienda inizia ad affermarsi come punto di riferimento per la refrigerazione commerciale, dallo sviluppo negli anni ’60 del primo “Karachi”, un modello di banco che è entrato nella storia dell’azienda, fino alle prime forme di meccanizzazione del lavoro. Facendosi trovare pronta – ancora una volta – ARNEG affronta il cambiamento epocale dato dalla nascita della Grande Distribuzione grazie a quello che diventa uno dei suoi elementi distintivi: la personalizzazione. All’estero come in Italia il contatto con il cliente è, fin dall’inizio, continuo e proficuo: ogni sua necessità viene accolta e analizzata con soluzioni su misura, assecondando anche una vocazione internazionale che oggi si traduce in filiali in ogni continente con un gruppo che conta 14 società commerciali e di servizi, 6 uffici di rappresentanza e 21 stabilimenti di produzione.  Fiducia reciproca, familiarità e ascolto sono tre punti cardine del modo di ARNEG di rapportarsi con la clientela, ma un’altra componente fondamentale di una storia lunga e articolata è senza dubbio l’innovazione. Nel 1992 viene inaugurato primo centro di Ricerca & Sviluppo che oggi è diventato un vero e proprio Polo Tecnologico. Un luogo all’avanguardia – anche sotto il profilo energetico – con sette sale test, undici postazioni di acquisizione dati e una capacità di test cresciuta del 35% in grado di rispondere a ogni richiesta di un mercato al quale vengono assicurate assistenza e consulenza, dalla fase di progettazione fino a quella post-vendita con un servizio dedicato.

Attenzioni che sono diventate parte integrante della filosofia di ARNEG e delle persone che quotidianamente portano avanti con coraggio, etica e buon senso un progetto sempre in grado di rinnovarsi senza mai perdere il suo spirito fondativo umano ed artigiano senza il quale sarebbe stato impossibile raggiungere i traguardi tagliati in questi primi sessant’anni di storia.