
Coopbox, storica azienda del packaging per il confezionamento degli alimenti freschissimi e gelateria, ha da poco tagliato il traguardo dei 50 anni di vita.
Sono poche le aziende nel settore in grado di celebrare un periodo di attività così longevo, che ha attraversato la storia del packaging alimentare in Italia e in Europa, accompagnando lo sviluppo territoriale della grande distribuzione, dalla apertura dei primi banchi libero servizio alla diffusione del confezionamento in atmosfera protettiva.
Nata nel 1972 da un processo di riconversione industriale di un polo produttivo di laterizi, Coopbox si è sviluppata attraverso l’apertura di stabilimenti produttivi e filiali commerciali estere sino ad approdare, alla fine del 2021, all’interno del Gruppo Happy, uno dei top player europei dell’imballaggio alimentare.
Oggi Coopbox articola la propria attività su 3 siti di produzione situati a Bibbiano (RE), Ferrandina (MT) e Nove Mesto (Slovacchia), occupando circa 350 addetti.
Il core business è ancora oggi costituito da vaschette in materiale plastico per alimenti freschi e freschissimi, in particolare carni e pesce, disponibili in una ampia gamma di materiali polimerici, formati e conformazioni per le diverse tecnologie di confezionamento. Alle vaschette si unisce poi una gamma unica di contenitori destinati al settore delle gelaterie artigianali, con colori e design originali creati ad hoc per esaltare uno dei prodotti più caratteristici del food made in Italy.
Oggi Coopbox, grazie al nuovo assetto societario e alle sinergie industriali e commerciali trovate all’interno del Gruppo Happy, ha potuto rilanciarsi e tornare ad investire per rispondere alle domande di un mercato e di un consumatore sempre più attento ai valori della sostenibilità.
La sostenibilità è oggi molto più di un trend: è un nuovo paradigma che sta modellando la società moderna in cui viviamo, ispirato da un rinnovato senso di rispetto dell’ambiente e dalla volontà di preservare il nostro pianeta per le future generazioni.
Coopbox, come tutto il Gruppo Happy, ha quindi plasmato i propri processi, le catene di fornitura e lo sviluppo prodotti attorno ai principi dell’economia circolare e del design for recycling.
Non è infatti più sufficiente, oggi, realizzare e commercializzare imballaggi funzionali e convenienti: anche il packaging deve essere circolare e la circolarità è un percorso, una filosofia che deve permeare per intero la vita dell’azienda in tutti i suoi gesti.
E così, ad esempio, le vaschette in polistirolo espanso, icona del confezionamento dei freschissimi, capaci di ispirare nel consumatore un senso di artigianalità, di prodotto appena tagliato, sono state riprogettate secondo i dettami della circolarità. Sono nate quindi le vaschette in r-XPS, sia per il confezionamento in estensibile che in atmosfera protettiva, nuova generazione 100% green di un imballaggio storico al centro della produzione Coopbox.
Oggi i clienti della GDO e dell’Industria possono quindi trovare in Coopbox un alleato per i loro progetti verso un packaging circolare, quale che sia la loro tecnologia di confezionamento: l’r-XPS permette di dimezzare il consumo di plastica per Kg di prodotto venduto, essendo un imballaggio composto al 95% di aria; inoltre, grazie al contenuto di plastica riciclata post-consumo fino al 50%, è possibile raggiungere i più alti obiettivi di riduzione del proprio carbon footprint.
Sono già diversi i clienti industriali e le insegne della GDO e della DO che, grazie a Coopbox, hanno sostituito le vaschette in polistirolo vergine con le nuove confezioni in r-XPS, potendo tra l’altro usufruire del supporto dell’Ufficio Marketing del Gruppo Happy nella progettazione e realizzazione di materiale di comunicazione in store utile per far arrivare al consumatore finale il messaggio di sostenibilità racchiuso da questo cambio tecnologico epocale.
L’utilizzo di plastica riciclata post-consumo non si limita solo alle vaschette per carni, ma è stato esteso da Coopbox e dal Gruppo Happy alla maggior parte della propria offerta prodotti.
Si va quindi dalle incernierate per gastronomia alle vaschette in rPET per confezionamento sul punto vendita e su piattaforma industriale di alimenti, fino ai contenitori per gelato da asporto: sono molteplici le linee prodotte da Coopbox, tutte accumunate da una filiera circolare e da un contenuto di plastica riciclata che arriva ben oltre la soglia del 50%.
All’interno di questo percorso verso un’azienda e una produzione sostenibili, Coopbox ha poi approvato, nel 2022, un piano di investimenti triennale che ammonta a circa 30 milioni di euro.
Un piano ambizioso, la cui progettualità si basa ancora sulla circolarità della filiera dei materiali plastici, che parte dalla raccolta differenziata delle confezioni per alimenti, passa attraverso gli impianti di riciclo per arrivare alla produzione di nuove vaschette: è la logica del tray-to-tray.
Il completamento degli investimenti e la messa a regime di tutti gli stabilimenti è prevista per il 2025 e l’effetto sarà un raddoppio del fatturato, di cui più della metà costituito da packaging circolari.
Il piano si articolerà su tutti e tre gli stabilimenti produttivi secondo le seguenti direttrici.
In particolare, il sito di Bibbiano sarà specializzato nella produzione di r-XPS, mentre quello di Ferrandina vedrà un completamento della gamma del packaging ecosostenibile attraverso nuovi materiali, con una riconversione completa rispetto alla precedente produzione e un rinnovamento totale dello stabilimento che sarà dotato delle più moderne tecnologie di efficientamento energetico.
Il sito di Ferrandina, alla ripartenza della propria produzione, attesa per l’autunno 2023, potrà altresì sfruttare l’approvvigionamento di plastica post-consumo fornita da un nuovo e moderno sito di recupero e riciclo della plastica, situato in Puglia, e partecipato dal gruppo Happy assieme ad altri 2 importanti player.
La società Evolution avvierà nei prossimi mesi la propria attività fornendo materia prima seconda -sia rPET che rPS- che rientrerà nella filiera produttiva di Coopbox e di tutto il gruppo Happy, la prima realtà in Europa a poter vantare una filiera 100% circolare per il polistirolo e tra i pochi attori integrati dal riciclo alla fabbricazione di imballaggi in rPET.
L’importante piano Coopbox appena descritto è dunque la testimonianza che la filiera dei materiali plastici riciclati può diventare realtà e che la risposta alla domanda del moderno consumatore, desideroso di imballaggi sostenibili, ma anche in grado di non penalizzare il suo potere d’acquisto, è già disponibile.
Con Coopbox e Gruppo Happy il futuro sostenibile e circolare è già oggi.