Michele Devodier è finance & brand manager di Devodier Prosciutti, azienda di famiglia parmense attiva fin dal Settecento che oggi ha due stabilimenti, quello storico di Lesignano de’ Bagni e quello di Pilastro di Langhirano. Nel 1963 Enrico Devodier, con altri produttori delle colline parmensi, fondò il Consorzio del Prosciutto di Parma, divenuto uno dei prodotti DOP italiani più conosciuti e apprezzati al mondo. In questo articolo, Devodier spiega come l’alta qualità e la sostenibilità di filiera costituiscano una risposta non solo alle crescenti esigenze dei consumatori ma anche alla capacità di tenuta delle relazioni con il retail.
Dottor Devodier, La sostenibilità è un tema centrale nel mondo della produzione dei salumi. Quali sono gli aspetti di questo tema su cui vi state maggiormente concentrando?
Le linee alta tutela sono l’ultimo grande progetto in tema di sostenibilità. La collezione si compone di tre filiere certificate da enti esterni e sviluppate insieme ai migliori allevatori della filiera italiana che hanno deciso di fare un passo insieme verso prodotti sempre più attenti alla sostenibilità ambientale ed al benessere. La linea si compone del Prosciutto di Parma da Allevamento Senza Antibiotici, Prosciutto di Parma Filiera Benessere Animale e la linea di Prosciutto Italiano Biologico. Si tratta di un importante passo che si è voluto fare insieme alla filiera e ai nostri stessi clienti verso un prodotto che riscopra i tempi antichi di lavorazione e allevamento. Pensiamo che la cooperazione di filiera (filiera che si conclude con il consumatore finale) possa e debba essere uno dei fulcri dello sviluppo sostenibile per il futuro della categoria. Siamo veramente contenti del feedback di mercato positivo e forte su questo importante progetto.
State studiando le tendenze dei consumatori di domani? La generazione Z come si distinguerà dai millennials?
Il consumatore di oggi e quello di domani si stanno muovendo nella stessa direzione e richiedono responsabilità e dialogo diretto dalle aziende che scelgono di inserire nel proprio paniere di acquisto. L’offrire garanzie virtuose sempre più stringenti diventa un prerequisito necessario, ma d’altronde è anche facile ottemperare a queste necessità da parte del mondo dell’impresa artigiana italiana che viene da radici molto solide. In più, l’ascolto attivo del consumatore e delle sue esigenze si deve fare sempre più parte integrante delle strategie aziendali, al pari passo con la formazione del cliente, sempre più curioso, verso una conoscenza più approfondita del mercato e del prodotto che lo metta in grado di fare scelte sempre più consapevoli.
Quali sono le tensioni inflattive? Continueranno anche per l’anno in corso?
Ci troviamo ancora di fronte ad un sistema economico dove l’aumento di costo delle materie prime e dell’energia ha ancora notevole impatto sulle strutture di costo degli operatori economici ed il mercato del prosciutto crudo fa parte di questo contesto, con un impatto preponderante degli aumenti della carne fresca. La pressione ormai esercitata da anni sulla filiera mette in difficoltà il comparto. Si spera che nell’anno in corso si possa ristabilire un equilibrio con un rallentamento della pressione a monte e un’adeguata valorizzazione del prodotto sull’intera filiera. Nonostante gli anni complessi si continua a registrare un rinnovato interesse sul prodotto di alta qualità che è sempre più la scelta preferita e di fiducia dei consumatori.
Qual è il barometro delle relazioni tra voi e il retail in questo particolare momento?
Le relazioni con i nostri clienti retail sono sempre molto positive e virtuose nel momento che si instaurino delle collaborazioni di lunga data che continuano negli anni a portare crescita e ad essere cardine strategico. La differenziazione qualitativa, sia a livello di gusto che di naturalezza e salubrità del prodotto, è sempre più un cardine fondante imprescindibile della strategia retail, è fortemente anticiclico e rimane la scelta più sicura e solida negli anni per costruire valore duraturo. Creare insieme sempre nuovi progetti di alta qualità è sia un piacere che un’occasione commerciale importante che si pianifica a quattro mani.
Avete lanci di prodotti che puntano ad innovare l’offerta sul mercato?
Le filiere ad Alta Tutela (Prosciutto di Parma Antibiotic-Free e Animal Welfare) rimangono ad oggi il fulcro di innovazione significativo, sia per il fortissimo interesse che cresce anno su anno da parte dei consumatori, sia per i progetti strategici sull’evoluzione di filiera. Queste importanti garanzie, fulcro di un nuovo paradigma di settore, possono essere un motore per riportare il consumatore nella categoria, ma solo la costanza di qualità potrà a quel punto creare fidelizzazione e solidità della crescita.
