Presentata ad una folta platea di stakeholders la strategia di crescita di Granterre Spa, che ambisce a posizionarsi come polo internazionale delle eccellenze gastronomiche italiane nei salumi e nei formaggi

  • A Granterre Spa – gruppo a totale proprietà cooperativa – fanno riferimento Caseifici Granterre e Salumifici Granterre
  • Un nuovo company name che è anche brand “federatore”, espressione di un grande patrimonio di competenze e valori
  • 140 milioni di euro di investimenti previsti dal piano industriale 2022-2025 per il potenziamento ed efficientamento degli stabilimenti e per la transizione digitale

E’ stato un debutto in grande stile quello che ieri a Villa Cavazza (Modena) ha visto protagonista Granterre, leader nella produzione e commercializzazione di salumi tradizionali (Prosciutto di Parma e San Daniele, Salame Cacciatore, Speck Alto Adige, Mortadella Bologna e altri) e formaggi duri DOP (Parmigiano Reggiano e Grana Padano in primis, Asiago, Piave e altri). Un evento che ha riunito tutti i principali stakeholders del Gruppo, a cui sono stati svelati il nuovo logo e le strategie di crescita future.

Partecipato e controllato congiuntamente da Unibon e dal Consorzio Granterre, il Gruppo riunisce due realtà storiche dell’agroalimentare italiano, Caseifici Granterre (già Parmareggio) e Salumifici Granterre (già Grandi Salumifici Italiani): “due realtà – come ha sottolineato il Presidente di Granterre Spa Milo Pacchioniche affondano le proprie radici a Modena nella metà del Novecento e che attraverso importanti percorsi di crescita interna ed esterna hanno raggiunto i vertici dei rispettivi mercati di riferimento. Tutto questo restando sempre saldamente ancorate ai loro territori e alle comunità di appartenenza, a garanzia di quella intergenerazionalità che contraddistingue l’impresa cooperativa.”

Ciò che oggi si riunisce sotto il nuovo company name “GRANTERRE” è quindi un player con una lunga storia alle spalle, che produce e offre alcune delle maggiori eccellenze alimentari italiane.  Un player caratterizzato da una grande capacità industriale – che coniuga ad un forte orientamento alla sostenibilità – dal controllo di una filiera composta da oltre 2000 soci produttori che, come ha spiegato Ivano Chezzi Vicepresidente Granterre, “ogni anno seguono dai campi ai magazzini di stagionatura la produzione di oltre 800 mila forme fra Parmigiano Reggiano e Grana Padano”, dalla riconosciuta capacità di coniugare il saper fare nell’arte salumiera e lattiero-casearia alla forza propulsiva dell’innovazione di prodotto e di servizio, e da una proiezione internazionale che lo posiziona fra i principali protagonisti del food made in Italy nel mondo.

L’evento tenutosi a Villa Cavazza è stato dedicato anche alla presentazione del nuovo brand “GRANTERRE”, sul quale si concentrerà molta parte della strategia di sviluppo nei prossimi anni: un brand che sarà al contempo company name – a rappresentare l’unica identità che lega Salumifici Granterre e Caseifici Granterre – e brand “federatore”, che andrà ad aggiungere il proprio valore alle caratterizzazioni che accompagnano marchi già molto noti ai consumatori come Parmareggio, Teneroni, LiberaMente, Senfter, Gran Tenerone e altri: un valore costituito dal patrimonio di persone, competenze, storie, specializzazioni e territori che rappresentano i punti di forza e la distintività di GranTerre.

Nel corso dell’evento si è parlato degli importanti numeri che caratterizzano il Gruppo (18 stabilimenti produttivi diffusi su 5 regioni, una base logistica fra le più tecnologiche in Italia, 2200 dipendenti, 173 mila tonnellate di prodotto vendute, 9 Dop e 6 Igp commercializzate, 4 filiali commerciali estere e un fatturato che sfiora l’1,5 miliardi di euro, 407 milioni dei quali di fatturato estero) e del piano di sviluppo che lo accompagnerà nei prossimi anni. Decisamente ambizioso il traguardo: diventare un grande gruppo internazionale da 2 miliardi di euro, polo delle eccellenze gastronomiche italiane nei salumi e nei formaggi. In che modo? “Investendo nella marca, nell’innovazione, nell’efficienza dei processi e nelle competenze, che saranno i principali strumenti strategici – ha spiegato Giuliano Carletti, AD Granterre -. Il programma di investimenti nel potenziamento ed efficientamento degli stabilimenti e nella transizione digitale supera i 140 milioni di euro.”

Attesissima e molto gradita la partecipazione alla serata di Chef Bruno Barbieri che, col suo stile inconfondibile, ha accompagnato i presenti in un gustoso viaggio fra i sapori e i profumi dei prodotti della tradizione salumiera e lattiero-casearia firmati GranTerre.