Daniela Bortolan è Marketing Manager Yakult Italia, l’azienda che propone la nota bevanda di latte scremato con il fermento lattico probiotico L. casei Shirota (LcS) scoperto nel 1935 dal dottor Minoru Shirota, a Tokyo, dove ha sede la casa madre. Stefano Borgato è invece Sales Manager di Yakult Italia. Entrambi spiegano il panorama attuale in questo colloquio con Gdo News.
Come sono cambiati i consumi nel reparto yogurt negli ultimi anni?
Risponde Daniela Bortolan
L’offerta è sempre più ampia nel mercato dello yogurt, con una forte specializzazione nell’ambito salute e del benessere e con l’ingresso di nuovi segmenti che negli ultimi anni stanno crescendo in modo importante, come ad esempio il kefir e il proteico.
In questo contesto aggiornato, quali sono le vostre strategie per guadagnare quote di mercato?
Risponde Daniela Bortolan
Nel ristretto ambito dello yogurt salute, dove Yakult si colloca in qualità di esperto di probiotici grazie al suo posizionamento scientifico, la competizione si gioca principalmente sul beneficio. Pertanto, è proprio in questa direzione che Yakult sta lavorando con il rilancio ed il potenziamento di due sue referenze. Dall’inizio dell’anno con Yakult Plus “ricco in vitamina C” per il sistema immunitario e nella seconda parte del 2023 con Yakult Light.
Qual è stata l’inflazione che avete sofferto nel 2022 sul vostro conto economico, e quanto di questa avete girato alla GDO?
Risponde Stefano Borgato
L’inflazione è stata considerevole come in tutto il comparto lattiero caseario. Con grande sacrificio abbiamo fino ad oggi voluto assorbire tali aumenti per non gravare su retailer e sui consumatori.
Qual è lo scenario inflattivo che temete per il 2023?
Risponde Stefano Borgato
Il 2023 presenta uno scenario inflattivo leggermente meno preoccupante ma comunque importante, guardando al nostro settore.
La GDO lotterà per non incrementare i prezzi, alla luce di quanto spiegato voi quali incrementi state chiedendo loro?
Risponde Stefano Borgato
Dopo un anno così difficile non potevamo più sostenere di assorbire tali costi, quindi stiamo proponendo aumenti di listino decisamente ragionevoli, con l’obiettivo di condividere l’impatto inflattivo sulle materie prime, trasporti ed energia.