
Sono andate esaurite in pre-ordine le quattromila bottiglie dell’edizione limitata del Rive di San Giovanni, il Prosecco Superiore DOCG Dry creato dalla Cantina Produttori di Valdobbiadene per celebrare il 70° anniversario dell’azienda. Un importantissimo traguardo per una realtà che ha contribuito a scrivere una parte importante della storia della zona di produzione trevigiana, ponendosi da sempre come pioniera della qualità del Prosecco.
La magnum celebrativa, disponibile nelle scorse settimane solo in alcune insegne selezionate della grande distribuzione, rappresenta un inno all’eccellenza. Un prodotto esclusivo che si farà notare anche per l’etichetta speciale e il colore del packaging, in pantone Very Peri, scelto dal Pantone Color Institute come colore dell’anno 2022: una elegante sfumatura di blu pervinca con toni caldi di violetto, stimolo di rinnovamento, creatività ed entusiasmo.
Il progetto speciale della Cantina – fortemente impegnata nella diffusione in GDO delle tipologie di Prosecco ai vertici della piramide qualitativa, Superiore di Valdobbiadene DOCG e tipologia Rive in particolare – si inserisce in un momento particolarmente positivo per il mondo delle bollicine che nel 2021 è cresciuto del 17,9% a volume e del 20% a valore anche grazie al consistente ingresso nel rito degli aperitivi sempre più comune fra i giovani, e nelle abitudini di utilizzo come vino da pasto da parte degli Italiani. I dati rilevati da IRI, e diffusi da Federvini nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly, hanno evidenziato anche come i consumatori prediligano sempre più spesso sullo scaffale le bottiglie da 0,75 a denominazione, dimostrando anche una buona predisposizione all’acquisto di prodotti a prezzo medio crescente.
Segmento nel quale si ineriscono Le Rive, considerate i Cru del Valdobbiadene, zona in cui si concentra il lavoro dei soci della Cantina. Si tratta di vigneti di alta collina ricoperti di filari di Glera, dove le pendenze estreme – in dialetto “rive”, ognuna col nome della frazione del comune di appartenenza – richiedono ai contadini un lavoro considerato eroico e le cui caratteristiche pedoclimatiche danno vita a una varietà straordinaria di Prosecco Superiore DOCG. Qui infatti tutte le operazioni in vigna possono essere effettuate solo a mano, fino alla vendemmia, come previsto dal disciplinare di produzione.
Un’attenzione che la Cantina cooperativa estende a tutta la sua produzione: la policy aziendale prevede infatti che tutti i soci viticoltori – circa 600 che si prendono cura di 1000 ettari di vigneto – raccolgano a mano tutta la Glera, non solo quella destinata alla produzione di Cartizze e Rive, come previsto dal disciplinare, ma in generale quella destinata alla produzione del Prosecco Superiore DOCG e anche del Prosecco DOC, inclusi i terreni che consentirebbero la raccolta meccanica. Rive che sono parte integrante della cultura locale, dato che un tempo le uve si coltivavano solo in collina, mentre la pianura era adibita a mais, frumento e orzo. Grazie all’impegno della Cantina – oggi fra le 50 prime aziende nazionali del settore vitivinicolo – le Rive sono sempre più presenti come simbolo di eccellenza anche sugli scaffali della GDO, con quattro diverse referenze di questa tipologia, fra le quali l’extra dry millesimato Rive di Colbertaldo e, ultima in ordine di tempo, le Rive di San Giovanni.
“La scelta non è casuale – spiega a proposito di quest’ultima il direttore generale Alessandro Vella – San Giovanni è la Riva di casa, la frazione di Valdobbiadene dove siamo nati e dove continueremo a scrivere la nostra storia di pionieri del Prosecco di qualità nata nel 1952 dall’iniziativa di 129 agricoltori. Vogliamo contribuire con progetti mirati e prodotti esclusivi a creare consapevolezza nel consumatore. Per il dosaggio abbiamo scelto il Dry che è tradizionalmente quello delle celebrazioni e della festa”. Anche questa etichetta, come l’intera produzione, proviene da pratiche sostenibili, in vigna e in cantina, confermate dalle diverse certificazioni ottenute (Sqnpi, Viva ed Equalitas) e misurate dal Bilancio di Sostenibilità, che l’azienda pubblica dal 2020 ogni 2 anni, misurando e dichiarando in modo preciso il proprio impegno verso la comunità, i soci e l’ambiente.