martedì 11 Febbraio 2025

Boom di cibi che fanno bene alla bellezza: + 39,1%

Cresce la passione degli italiani per una dieta amica di gusto e bellezza. E la cura del benessere e la buona tavola non sono pianeti così lontani. Anzi, l’uno incide (e in modo rilevante) anche sull’altro. Lo rivela l’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che, monitorando le etichette di 11.458 prodotti «double face» in vista di Cosmoprof, sottolinea il successo di alcuni ingredienti che spaziano dal mondo alimentare a quello della cura di sé.

Emblematico il caso dell’avena che, trainata dagli effetti anticolesterolo, non solo vede aumentare la sua presenza nell’offerta alimentare ma, in virtù delle sue proprietà lenitive, cresce anche nel cura persona: i prodotti che la evidenziano in etichetta (1,0% di tutti quelli monitorati) hanno visto crescere il loro giro d’affari del 39,1% nell’anno terminante a giugno 2017. A determinare il boom dell’ avena sono soprattutto i consumatori delle regioni meridionali, dove la crescita è stata pari a +67,2%. In parallelo, nel mondo alimentare, l’avena compare nella hit parade dei superfood più trendy del momento: è presente sulle etichette dello 0,5% dei 46.600 prodotti venduti in supermercati e ipermercati italiani monitorati dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy. I prodotti che evidenziano in etichetta la presenza di avena generano lo 0,6% del giro d’affari del largo consumo italiano e hanno messo a segno una crescita del 3,3% in 12 mesi.

Anche le mandorle vanno forte: sono presenti nella formulazione del 2,8% dei prodotti beauty censiti dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy. Le mandorle sono l’alimento «benefico» più dilagante nell’offerta del largo consumo italiano: tra quelle vendute al naturale e quelle usate per nobilitare altri prodotti compaiono nell’1,2% dei prodotti alimentari, che generano l’1% delle vendite totali, nell’anno terminante a giugno 2017.

Secondo l’analisi nove i claim, le diciture in etichetta, che spostano le scelte d’acquisto: dai classici «dermatologicamente testato» o «senza parabeni» a quelli che rispondono a bisogni emergenti, come la presenza di argan, karitè e acido ialuronico. Sono questi che, cogliendo le nuove sensibilità dei consumatori, sembrano incontrare maggiori risultati nelle vendite.

 

[via gdb]

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