Cosmoprof una fiera internazionale sempre più specializzata ma molto disorganizzata

A Bologna si è appena svolto il Cosmoprof, la fiera della cura della persona e del corpo. La fiera è profondamente cambiata rispetto al passato, l’aria che si respira è di forte tendenza internazionale (gli stand italiani sono una parte minoritaria) con i cinesi che occupano un posto di sicuro rilievo. E’ una Fiera sempre più specializzata, dove la GDO occupa un posto minoritario, con una proposizione di una buona vastità di temi ben approfonditi. I padiglioni occupati dalla fiera erano diversi e tutti tematici e schematizzati per area geografica. Sino a qui le note positive. Quelle negative riguardano l’organizzazione che definire scandalosa è un eufemismo. La disorganizzazione inizia a proporsi sin dall’entrata dove code chilometriche e pochissima comunicazione fanno si che i tempi di attesa all’entrata si facciano inaccettabili, nessuno che spieghi in maniera chiara la disposizione dei padiglioni e le loro tematiche. Come prima detto il numero dei padiglioni occupati dalla Fiera sono molti ma nessuno spiega come cercare specifiche aziende. Gli “Office Point” dentro i padiglioni che dovrebbero supportare gli avventori non hanno materiale da offrirti per districarti all’interno della proposta e dichiarano a voce alta la disorganizzazione all’interno della quale sono costretti a destreggiarsi, con esiti disastrosi ma comprensibili. Peccato perché l’ambito internazionale è davvero di tutto rispetto, ma con una organizzazione così per il futuro c’è poco da sperare. Più di una persona, in seno all’organizzazione, si deve seriamente vergognare.

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