Con le sue 189 fonti registrate e i suoi quasi 190 litri di consumo pro-capite annuo, non poteva infatti che essere l’Italia ad ospitare il meeting organizzato da CDA (Consorzio Distributori Alimentari), dedicato ad acqua minerale, soft drink e succhi di frutta.
Proprio il nostro Paese si conferma anche quest’anno come il più importante mercato europeo nel campo delle acque minerali, vantando una quota pari al 30% del totale dell’Europa Occidentale.
La produzione nazionale di acqua minerale sfiora i 12 miliardi di litri in costante incremento, mentre i consumi si attestano attorno ai 10,9 miliardi di litri, una cifra che non ha eguali in tutta la UE. Dai dati emerge infatti come questa tipologia di prodotti abbia superato i 9,5 miliardi di litri, commercializzati da grossisti di bevande, GDO e Cash & Carry, raggiungendo una percentuale pari all’88% dei volumi e assorbendo circa il 60% del fatturato totale (oltre 4,3 miliardi di euro).
I soli grossisti gestiscono oltre il 31% del mercato in termini di volumi e il 27,% in termini di fatturato, così ripartiti per singole categorie merceologiche; l’acqua minerale naturalmente gioca un ruolo di primo piano in termini di volumi, con oltre 2,2 miliardi di litri, ma con una minore incidenza in termini di valore (il fatturato per i grossisti si attesta intorno ai 612,5 milioni di euro) ed è distribuita per il 58,4% nel canale Horeca (di cui il 45% nei locali diurni, il 46% nei ristoranti e 8% nei locali serali).I grossisti italiani hanno distribuito nello scorso anno oltre 64 milioni di cartoni di bibite confezionate, con un fatturato di poco inferiore a quello realizzato con l’acqua minerale: poco meno di 584 milioni di euro. Il canale Horeca incide per questa categoria per il 61,1%, di cui il 55% nel diurno, il 30% nella ristorazione e il 15% nel serale. Il mondo all’ingrosso vede invece incrementare la leadership di fatturato al business delle bibite in fusto con un fatturato di 155 milioni di euro ed un incidenza sul margine complessivo del 39%. Un buon margine di guadagno per l’ingrosso di bevande è garantito anche dalla categoria degli aperitivi monodose, con 6,3 milioni di cartoni distribuiti per il 77% nel canale Horeca ed un fatturato di 162 milioni di euro. Come prevedibile inoltre, le richieste naturalmente provengono per oltre l’81% dalla categoria dei locali diurni. Infine, nonostante i consumi di succhi in Italia si collochino molto al di sotto della media europea, con 19 milioni di cartoni commercializzati dai grossisti, il fatturato per la categoria supera i 215 milioni di euro ed è realizzato per il 72% nel canale Horeca (di cui ben il 73% nel diurno).