Eurospin, MD e Todis alla conquista delle quote di mercato con gli affiliati. Numeri impressionanti di crescita. Ma i margini?….

Il mercato dei discount è quello che, nell'ultimo decennio, ha guadagnato più quote di mercato in GDO. Alla fine del 2021 il fatturato (ricavi) realizzato è stato di 22,9 miliardi di euro, su circa 107 miliardi di fatturato dell'intera GDO. Questo successo ha portato molti piccoli imprenditori della GDO - proprietari di punti vendita - ad interessarsi a loro, iniziando ad abbandonare accordi con le insegne tradizionali. Catene come Eurospin e MD possiedono una buona % del loro fatturato che è realizzata dagli affiliati, e non solo, una gran parte di operatori territoriali (la maggior parte) produce fatturato principalmente con la formula dell'affiliazione. Al punto che esiste un settore del mercato molto competitivo - quello della conquista degli imprenditori e dei loro punti vendita - per inserire nuovi negozi nei progetti di sviluppo delle insegne discount del paese. Questo articolo riassume uno studio dell'Istituto Georetail Italia svolto su tutto il mondo discount, limitando la pubblicazione ai 3 operatori più importanti: Eurospin, MD e Todis.

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Il segmento dei discount è quello che, nell’ultimo decennio, ha guadagnato più quote di mercato ed anche quello che ha maggiormente contribuito alla crescita (del fatturato) del mercato della GDO nazionale. Alla fine del 2021, secondo la somma di tutti i bilanci di esercizio di tutti i discount, il fatturato (ricavi) realizzato è stato di 22,9 miliardi di euro, su circa 107 miliardi di fatturato dell’intera GDO (bilanci di esercizio “normalizzati” sulle sole vendite al dettaglio, e non all’ingrosso – ovvero da cedi ad affiliati). Il dato è quello dell’ufficio studi dell’Istituto Georetail Italia.

La crescita dei discount nell’ultimo decennio è stata continua e costante sino al 2019 poi, dal 2020 in avanti è stata ancor più sostenuta, almeno sino ad ora. Questo successo ha portato molti operatori del mercato ad interessarsi a questo segmento, incluse le migliaia di imprenditori del mercato, proprietari di punti vendita che, iniziando ad abbandonare progetti (ed accordi) con le insegne tradizionali, hanno iniziato ad avvicinarsi proprio a questo settore del mercato.

Ad oggi catene come Eurospin e MD possiedono una buona % del loro fatturato che è realizzata dagli affiliati, e non solo, una gran parte di operatori territoriali (la maggior parte) produce fatturato principalmente con la formula dell’affiliazione. Al punto che esiste un settore del mercato molto competitivo – quello della conquista degli imprenditori e dei loro punti vendita – per inserire nuovi negozi nei progetti di sviluppo delle insegne discount del paese.

Questi piccoli imprenditori sono ammaliati dalle sirene della crescita del formato discount ed accarezzano l’idea di cambiare dai formati tradizionali a quelli discount per cambiare il corso del loro agire imprenditoriale. Ciò che, però, è meno conosciuto sono i risultati dei “guadagni” che si possono realizzare nel mondo dell’affiliazione discount, ovvero in gergo dei margini operativi che porta questo tipo di offerta.

Ovviamente esiste già il materiale per comprendere quali sono i risultati delle varie insegne discount nel mondo del franchising, infatti l’ufficio studi dell’Istituto Georetail Italia SRL, ha realizzato una interessantissima pubblicazione che mette a confronto le principali insegne nel mondo discount franchising (Eurospin, MD Spa e Todis) e per ognuna ne ha indicato la crescita media dei ricavi (la numerica dei bilanci analizzati è notevole) e quella dei margini di profitto. Non solo: la ricerca ha voluto approfondire lo studio dei margini commerciali medi delle tre insegne e le ha messe a confronto, successivamente la media dei rispettivi indicatori del costo del lavoro, gli indicatori dei rispettivi costi degli affitti ed infine gli ebitda e gli ebit margin, insomma tutti quegli indicatori che un affiliato deve conoscere alla perfezione prima di avventurarsi in un progetto fatto di importanti investimenti e di grossi sacrifici. In questo articolo abbiamo messo “nero su bianco” una parte degli studi realizzati dall’ufficio studi di Istituto Georetail Italia, e con questo articolo diamo il via ad una serie di analisi dedicate alla GDO – partendo dai discount – basate sul confronto tra i risultati della gestione diretta e quelli degli affiliati.

In premessa diciamo che i discount hanno molti meno affiliati della GDO tradizionale (supermercati e ipermercati): ad esempio, guardando ai bilanci del 2021 (gli ultimi ad oggi disponibili) vediamo che i discount in Italia hanno generato complessivamente ricavi per 22,9 miliardi di euro dei quali solo 5,1 miliardi provengono dalle attività degli affiliati.

L’incidenza dei ricavi prodotta dagli affiliati nella GDO tradizionale è molto più alta e questo dato dipende essenzialmente dal fatto che le insegne della GDO hanno molti più affiliati dei discount. Questo articolo approfondisce lo studio sulle insegne Eurospin, MD e Todis perché questi tre operatori sono quelli che hanno il numero più alto di affiliati all’interno del segmento discount.

E’ importante premettere qualche indicazione sul metodo impiegato: lo studio che commentiamo è stato condotto dall’ufficio studi di Istituto Georetail Italia scorporando dati di bilancio dei discount da quelli della GDO tradizionale e poi mettendo in evidenza le medie di alcuni indicatori di bilancio delle imprese affiliate ad Eurospin, MD e Todis per poterli confrontare tra loro. L’Istituto procede con il metodo della media troncata, esclude cioè i valori minimi e i valori massimi che fanno capo alla singola insegna. In questo particolare contesto, infatti, eliminare le punte massime e minime serve per ottenere una media più reale possibile, perchè così operando si escludono, ad esempio, ricavi che possono essere ricondotti a partite non facenti capo l’attività principale di vendita al dettaglio (come la vendita di un immobile di qualche affiliato, ad esempio, che in un certo esercizio può impattare fortemente sugli utili generati) oppure ad attività diverse rispetto a quella della gestione di negozi (esistono infatti importanti affiliati che sono anche torrefattori, oppure macellatori, etc).

Entriamo quindi adesso nel merito dell’analisi.


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