Il raffronto con il periodo precedente la festività dell’anno scorso, che cadeva il 27 marzo, porta a un crollo del 5,23%. Il bilancio da inizio anno torna così ad essere negativo (-0,21%). La macro-area che soffre di più è il Sud (-11,21%)
L’effetto stagionale della Pasqua manda in profondo rosso la Gdo Dal 13 al 16 marzo il fatturato della distribuzione moderna ha accusato un pesantissimo calo del 5,23% ma questa performance potrebbe non essere così preoccupante. L’anno scorso infatti la Pasqua cadeva il 27 marzo e nel periodo in esame le vendite erano già spinte dalle promozioni che i supermercati mettono in campo nelle settimane precedenti la festività. Per capire come sta veramente la Gdo bisognerà dunque attendere ancora qualche settimana – la Pasqua quest’anno cade il 16 aprile – anche se non si può non rilevare che questo è il quarto passo falso consecutivo. Questa striscia negativa ha completamente azzerato i progressi messi a segno nel primo mese e mezzo del 2017 e ora il bilancio è un rosso dello 0,21%. Dal 1 gennaio si salvano solo il Nord-est (+0,09%) e il Centro (+0,13%), mentre il Nord-ovest e il Sud perdono rispettivamente lo 0,45% e lo 0,67%.
Nei sette giorni in esame spicca il tracollo di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia che hanno lasciato per strada l’11,21%. All’estremo opposto troviamo Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia che hanno visto le vendite scendere “solo” del 2,92%. Sono riuscite a contenere le perdite anche Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia (-3,76%), mentre Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna risultano in calo del 5,87%.