Dopo il -3,65% della lettura precedente, nel periodo che va dal 28 novembre al 4 dicembre il fatturato crolla del 4,37%. La performance del 2016 sarà una delle peggiori dall’inizio della crisi.
La crisi della Gdo si inasprisce La crisi attanaglia le vendite della distribuzione moderna. Dopo il -3,65% fatto registrare nell’ultima settimana di novembre, che era riuscito comunque a interrompere la serie negativa su base mensile, è arrivato un drammatico crollo del 4,37% nel periodo che va dal 28 novembre al 4 dicembre. Il 2016 si avvia quindi a chiudersi con un bilancio pesantissimo – al 4 dicembre il rosso dal 1 gennaio è dell’1,45% – che lo collocherà fra gli anni peggiori dall’inizio della crisi.
Nessuna macro-area si è salvata nei sette giorni in esame: i cali vanno dl -3,55% del Centro al -6,11% del Sud, passando per il -4,16% del Nord-ovest e il -4,68% del Nord-est.
Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna rischiano di chiudere l’anno con una perdita superiore ai due punti percentuali – ora sono a -1,95%. Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, che sembrava potessero scendere sotto il punto percentuale viaggiano ora a -1,23%, seguite a brevissima distanza da Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia (-1,24%). Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia devono infine fare i conti con un rosso dell’1,31%.