Settembre inizia subito con una passo falso. Dal 29 agosto al 4 settembre la grande distribuzione ha inanellato l’ennesimo calo che questa volta è stato del 3,59%. Tutte e quattro le macro-aree in cui Nielsen ha suddiviso il territorio nazionale sono in profondo rosso ma sono il Sud (-4,62%) e il Centro (-5,05%) a soffrire in modo particolare. Il primo ha accusato la fine del periodo delle vacanze estive, quando viceversa era riuscito a sovraperformare, il secondo prosegue invece a essere la parte d’Italia che sta accusando maggiormente la crisi. Al Settentrione si registra invece il -2,10% del Nord-ovest e il -3,75% del Nord-est. A livello nazionale la perdita dal 1 gennaio ha raggiunto l’1,49%.
I consumi alimentari devono certamente fare i conti con la cautela dei consumatori negli acquisti, ma sono bersagliati anche dalla continua discesa dei prezzi, che accentuano il calo dei volumi. Secondo le rilevazioni effettuate da Nielsen a giugno i cartellini di vendita sono diminuiti dello 0,3%, discesa che è accelerata a luglio (ultimo dato disponibile) quando è stato toccato il -0,6%. L’ultimo periodo in cui i prezzi mostravano una salutare crescita, compresa fra l’1,4% e l’1,9%, risale al maggio-novembre del 2015 che, non a caso, ha rappresentato uno dei pochi momenti vivaci delle vendite della Gdo negli ultimi anni.