Coop Italia ha chiuso il 2015 con ricavi per 12,5 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto ai 12,4 miliardi dell’anno precedente. Il gruppo cede leggermente sulla quota di mercato – dal 19% al 18,7% – anche se resta il primo distributore italiano. Migliora la redditivita’ complessiva dell’aggregato grandi coop che passa da 3,6 a 144 milioni di euro. I soci hanno superato gli 8,5 milioni mentre i dipendenti restano stabili attorno ai 54mila.
Le prospettive, pero’, non sono buone se la prima parte del 2016 mostra “stagnazione dei consumi e difficolta’ dell’intero comparto della grande distribuzione che si riversano sull’andamento negativo delle vendite”. Commentando i risultati del 2015, Marco Pedroni, riconfermato presidente di Coop Italia per il secondo mandato, ha sottolineato come “siamo di fronte a una sfida che come Coop vogliamo e dobbiamo affrontare rilanciando la nostra strategia del ‘cibo buono e sicuro per tutti’, guardando a quel 40% di famiglie che continua a avere difficolta’ economiche, ma anche al restante 60% con migliori possibilita’ che richiede comunque di migliorare il rapporto tra il prezzo e la qualita’ dei prodotti”.
L’assemblea di Coop, oltre ad approvare il bilancio, ha anche deliberato la fusione in Coop Italia di Ccna, il Consorzio della logistica Non Food di Coop, ponendo cosi’ le basi di una migliore efficienza ed efficacia di Coop sul Non Food.