Per l’ingresso nel mercato americano e la sfida a Walmart bisognerà attendere il 2018. Ma intanto il gruppo tedesco non ha alcuna intenzione di rallentare i suoi piani di espansione a livello globale e, anzi, secondo insistenti indiscrezioni trapelate sulla stampa tedesca, preparerebbe nuovi importanti investimenti anche nel vecchio continente. L’obiettivo principale, del resto, rimane sempre quello di scrollarsi di dosso l’etichetta di hard discount, assumendo invece il posizionamento del supermercato di prossimità. E concorrendo così alla pari con i maggiori distributori tradizionali, grazie anche a un focus sui prodotti freschi e sul cibo di qualità, magari local o biologico. Un proposito che durante il 2016 sarà sostenuto da un ulteriore sforzo economico pari ad almeno 6,5 miliardi di euro, destinato a rilanciare le ambizioni del rivenditore nel prossimo triennio soprattutto in tre Paesi:
GERMANIA – Per superare l’attuale fase di rallentamento, Lidl destinerà al mercato domestico una cifra vicina ai tre miliardi di euro. Nel programma c’è il restyling, anche estetico, di molti dei suoi 3200 punti vendita, che avranno quindi un look più consono al nuovo posizionamento del retailer.
FRANCIA – Puntando su un rinnovamento dell’offerta e della propria immagine, il rivenditore intende continuare a erodere rapidamente quote di mercato ai competitor transalpini. Secondo i piani del management, Lidl raggiungerà un market share dell’8% entro il 2020, contro l’attuale 5,8%.
BELGIO – Qui l’obiettivo è incrementare la quota di mercato dall’8,5% al 10%, concentrando gli sforzi soprattutto nella zona della capitale, con l’apertura di 35 nuovi negozi durante i prossimi anni. Il piano potrà contare su un investimento di circa 500 milioni di euro.