Dagli scaffali spariscono sempre meno prodotti, grazie alla lieve ripresa economica ma anche al rafforzamento dei sistemi di controllo. Si stima che la spesa complessiva per la prevenzione e la difesa dei furti effettuata dai supermercati sia pari a 2,42 miliardi, un valore molto vicino a quello del danno subito di 2,95 miliardi. Lo scorso anno sono stati rubati prodotti per un valore complessivo di 2,95 miliardi (-5%), con gli alimentari e le bevande, vini e liquori, che si classificano come gli obiettivi prescelti.
Seguono i formaggi, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, e la carne fresca o trasformata. Poi ci sono gli accessori moda, calzature ed abbigliamento sportivo, i prodotti per il benessere e la salute dove, ai primi posti troviamo lamette, cosmetici e profumi e, l’alta tecnologia dove i prodotti più a rischio sono accessori per cellulari, iphone, smartphone, ipad e tablet. Infine nel bricolage gli attrezzi elettrici, le batterie ed i cavi sono in cima alla classifica dei prodotti più rubati.
A sparire, spiega la Coldiretti, è circa l’1,01% del fatturato dei supermercati che operano in Italia con quasi il 70% delle “differenze inventariali” che è dovuta ai furti, di cui il 45% da parte dei clienti, il 23% dei dipendenti disonesti, seguiti dagli errori amministrativi, che si assestano al 19% e dalle frodi dei fornitori per un 13%.
[Via Messaggero]