
Il momento no della Gdo è qualcosa di più di una semplice battuta d’arresto. Nella settimana dal 9 al 15 novembre il fatturato della distribuzione moderna ha inanellato il quarto calo consecutivo (-1,22%) e il progresso accumulato da inizio anno è ormai un misero 0,02% che rischia di venire cancellato già a partire dalla prossima lettura. Fin da ora si può comunque affermare che anche il 2015 non potrà essere considerato l’anno della svolta: anche se al 31 dicembre il segno sarà positivo, il rialzo sarà così piccolo e stentato da sconsigliare qualsiasi festeggiamento.
Secondo i dati raccolti da Nielsen, nei sette giorni in esame, il Nord ha fatto decisamente meglio rispetto al Centro-sud. Il Nord-ovest si è confermata la migliore macro-area con un calo di “solo” lo 0,57%, riuscendo così a superare il test della fine dell’Expo. Anche il Nord-est è comunque riuscito a contenere le perdite (-0,72%). Ben diverso è il discorso per il Centro e per il Sud, che devono entrambi fare i conti con cali superiori ai due punti percentuali: il primo ha lasciato sul terreno il 2,08% e il secondo il 2,29%. Nella classifica da inizio Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria continuano a essere le sole regioni a poter vantare un progresso (+0,49%).
Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (-0,26%) si apprestano a superare Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna (-0,28%), mentre Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia (-0,31%) vedono crescere sempre più le probabilità di essere ancora una volta il fanalino di coda al 31 dicembre.
[fonte Repubblica]