
Penny Market per la seconda volta dedicherà una giornata a coloro che sono meno fortunati, organizzando in tutti i suoi punti vendita presenti in Italia una raccolta volontaria di prodotti alimentari e di altri generi di prima necessità che destinerà alla Rete Banco Alimentare. Nel 2013 infatti Penny Market, organizzò per prima in Italia una Colletta Alimentare interamente devoluta a tale organizzazione, esperienza che già allora si è dimostrata molto ben riuscita per il risultato ottenuto: erano stati raccolti 151.000 chili di prodotti (circa 130 camion).
La Rete Banco Alimentare provvederà a distribuire quanto verrà raccolto a 8.669 enti caritatevoli convenzionati, che oggi aiutano circa 1,9 milioni di persone bisognose in Italia.
Queste si possono definire vere e proprie “Collette Penny”, in quanto anche questa, come quella del 2013, si baserà totalmente sull’attività volontaria dei dipendenti Penny e dei loro amici e parenti i quali, organizzandosi liberamente, in turni inviteranno i loro clienti a donare una spesa per chi è bisognoso, attraverso l’opera quotidiana di Banco Alimentare.
Grazie a questo evento Penny Market consolida ulteriormente la partnership con Banco Alimentare, con cui collabora da tempo su molti fronti: oltre alla partecipazione ormai consueta alla “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare”, ha ormai esteso a tutti i suoi magazzini e alla maggior parte dei suoi punti vendita, il programma “Siticibo GDO” per il recupero sia dei cibi freschi rimasti invenduti che della drogheria, tutti prodotti non più commercializzabili ma ancora totalmente idonei al consumo.
Lodevole iniziativa, ma perché noi dipendenti dobbiamo essere minacciati per partecipare? Perche’ dobbiamo coinvolgere amici e parenti a coprire i banchi di raccolta e lavorare senza timbrare anche 6 ore oltre al nostro orario lavorativo? Se si organizza un evento di volontariato anche la partecipazione deve esserla.