Miglioramento dell’efficienza e dell’esperienza d’acquisto del cliente, riduzione dei costi, incremento dei margini e delle vendite: questi sono solo alcuni degli obiettivi che i Retailer devono raggiungere per mantenere inalterata la loro competitività. Tuttavia, la minore propensione al consumo da parte di clienti, sempre più competenti ed esigenti, minano il raggiungimento di questi obiettivi. In un contesto così complesso, le differenze inventariali sono un’ulteriore problematica che grava sui Retailer, già sufficientemente sottopressione.
Retailer alimentari nel mirino delle differenze inventariali
I Retailer alimentari sono particolarmente sensibili a questo fenomeno. Come ha commentato Alberto Corradini, Country Manager Italy di Checkpoint Systems, leader mondiale per le soluzioni per la disponibilità della merce nel settore Retail, “I Retailer di generi alimentari sono sempre più bersaglio delle differenze inventariali; l’ultimo Barometro Mondiale dei Furti nel Retail indica infatti che i supermercati fanno registrare il terzo tasso più alto di differenze inventariali tra le categorie Retail” . Tra le referenze ad alto rischio figurano la carne, i formaggi, vini e superalcolici.
Un’alternativa risolutiva efficace: la protezione alla fonte
In questo contesto, sta emergendo un crescente interesse da parte dei Retailer verso la soluzione innovativa della Protezione alla Fonte. Questa consiste nell’applicazione automatica di etichette RF o RFID sui prodotti, nel punto di produzione anziché sul punto vendita. “Le persone visitano un punto vendita per vedere, toccare e sentire il prodotto” commenta Byron Carlock, Head of Real estate practice in PwC Usa. “E’ un luogo in cui comprare, stimolare e creare nuove opportunità agli occhi dei clienti”.E’ questa la direzionedell’etichettatura alla fonte: abbattere le differenze inventariali, ma anche migliorare l’esperienza d’acquisto del cliente, garantendo la disponibilità del prodotto a scaffale, rendendolo più accessibile e permettendo al personale di vendita di dedicarsi ai clienti.
Alcune soluzioni concrete: iS AutoPeg Tag e EP 4210 FOOD
A sostegno dei Retailer di alimentari, Checkpoint ha presentato due nuove soluzioni: iS AutoPeg Tag e l’etichetta EP 4210 FOOD. Entrambe le soluzioni possono essere applicate nel punto vendita o alla fonte.
La soluzione iS AutoPeg Tag, etichetta rigida senza chiodo, applicabile in un solo gesto, offre ai Retailer una protezione elevata per articoli ad alto rischio, esposti a broche come pile, lamette e cartucce d’inchiostro. Inoltre, essendo molto sottile, l’etichetta massimizza lo spazio a disposizione dei Retailer per l’allestimento del punto vendita.
L’etichetta EP 4210 FOOD, una delle etichette RF per alimenti più piccole al mondo, è una delle poche soluzioni sul mercato certificate TUV per l’utilizzo nel microonde, e offre un livello di sicurezza superiore, data dalla certificazione ISEGA che permette il contatto diretto con il cibo, per proteggere gli alimenti freschi e surgelati. Si integra facilmente all’interno delle etichette peso/prezzo per una massima protezione, permettendo così di migliorare la disponibilità dei prodotti a scaffale.
“Le nostre recenti soluzioni sono state progettate in collaborazione con i Retailer di alimentari della grande distribuzione appositamente per garantire la sicurezza e la disponibilità dei prodotti, migliorare la facilità d’uso, ridurre le perdite e favorire l’aumento degli acquisti da parte dei clienti.” ha affermato Uwe Sydon, Senior Vice President of Innovation, Checkpoint Systems.
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