Gli italiani hanno speso 1.252 euro nel quarto trimestre del 2014 per acquistare prodotti di largo consumo, con un calo del 3,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si abbassa anche la frequenza con cui viene fatta la spesa, al di sotto delle 50 volte nello stesso periodo, con l’importo dello scontrino in leggera crescita (+0,6 per cento) a 25,50 euro. Un aumento non sufficiente a compensare le minori occasioni di acquisto. Il 2014 si è dunque chiuso con una spesa annua di 4.478 euro a famiglia, più bassa dell’1,1 per cento rispetto a quella dell’anno precedente (fonte: Nielsen). Non solo gli italiani sono andati meno al supermercato, ma hanno speso anche meno.
E risparmiato su tutto: nel terzo trimestre il 67 per cento ha tagliato sull’abbigliamento (2 punti percentuali in più rispetto al 2013), il 65 per cento ha ridotto i pasti consumati fiori casa (+2 punti percentuali) e il 61 per cento ha drasticamente ridotto quanto spendeva per l’intrattenimento fuori casa (+4 punti percentuali). Il tasso d’inflazione medio annuo per il 2014 pari allo 0,2 per cento – era l’1,2 per cento nel 2013 – , il più basso dal 1959 (fonte: Istat), e la variazione del mix di spesa hanno fatto sì che la variazione dei prezzi si riportasse sui valori del 2013.
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