
Ikea ha archiviato il 2014 con un leggero aumento dei profitti, in scia alla crescita delle vendite in tutti i canali, alla domanda sempre elevata in Nord America e alla continua ripresa in Europa, e con ricavi record. In particolare l’utile netto della maggiore catena al mondo di arredamento per la casa, è salito dello 0,4% a 3,33 miliardi di euro nell’esercizio fiscale al 31 agosto 2014, mentre i ricavi hanno raggiunto il record di 29,29 miliardi, contro i 28,5 miliardi dell’esercizio precedente.
In calo invece l’utile operativo, sceso del 5,8% a 3,79 miliardi, e il margine lordo, diminuito dello 0,4% al 42,9%, per effetto dei costi legati ai programmi per i dipendenti e alla riduzione dei prezzi di listino.
“Il Nord America ha registrato buone performance mentre l’Europa, per quanto la situazione economica sia ancora impegnativa, ha continuato a mostrare miglioramenti”, ha affermato la società svedese. “Un segnale molto positivo è arrivato da molti mercati del Sud Europa con il Portogallo che ha fatto particolarmente bene e la situazione della Spagna che sta migliorando rapidamente”.
Ikea, che genera la maggior parte delle vendite in Europa, ha inoltre evidenziato la crescita registrata in quasi tutti i suoi mercati e soprattutto in Cina, Russia e Ungheria. Lo scorso esercizio Ikea ha aperto 12 nuovi negozi in 10 Paesi, tra cui il primo punto vendita in Croazia e il primo city-center store ad Amburgo, mentre lo scorso dicembre ha inaugurato il primo magazzino in Corea del Sud.
L’azienda svedese, che ha ora una rete di 315 punti vendita in 27 Paesi, ha infine ribadito le sue ambizioni di aumentare le vendite a 50 miliardi di euro entro il 2020 e a tale fine ha impresso un colpo di acceleratore alla sua espansione nei mercati emergenti con l’obiettivo di aumentare il numero dei punti vendita in particolare in India, dove prevede l’inaugurazione di 25 negozi.