sabato 14 Settembre 2024

In quali contesti si innestano le nuove aperture 2023 di EuroSpin? Minacciate DPiù, Eurospar, Sigma ma anche Lidl…

Eurospin continua ad aprire punti vendita senza preoccuparsi molto dei contesti competitivi in cui si trova a concorrere. Con il contributo dell'applicativo Store Map di Istituto Georetail Italia è stato realizzato uno studio su 8 aperture effettuate nel 2023. IN particolare su 2 abbiamo svolto approfondimenti per comprendere, numeri alla mano, quali sono i fatturati che sono minacciati, quali insegne, ed ovviamente verificando quali sono gli stereotipi di consumatori che l'insegna sta approcciando.

Delle diverse aperture che EuroSpin ha compiuto nel 2023 ne abbiamo esaminate attentamente 8, e di queste su due, ritenute esemplificative delle altre, abbiamo svolto approfondimenti per capire quali sono le strategie che il gruppo sta attuando per realizzare i suoi investimenti traducendo questi in punti vendita che portano alla crescita del fatturato del gruppo.

Le aperture di EuroSpin danno fastidio al mercato, insidiano quegli operatori che non sono aggressivi con i prezzi, nemmeno nel canale supermercati, erodono fatturato costantemente, abbassando ricavi, redditività e minacciando i costi fissi che si alzano inevitabilmente nella loro incidenza. Le aperture di EuroSpin del 2023, come si vedrà, stanno minacciando insegne come Eurospar, Sigma, ma anche concorrenti più simili come Dpiù arrivando ad entrare in diretta concorrenza con Lidl. Ma non sempre questa ultima casistica potrebbe tradursi in un problema per le due insegne, più sotto lo spiegheremo.

L’articolo metterà in evidenza come quando si parla delle modalità di sviluppo di un format sul territorio, si fa spesso riferimento a dei criteri che tendono a mutare con il cambiamento dello scenario competitivo di riferimento.

All’inizio, solitamente, si prediligono bacini d’utenza molto ampi, con un nucleo di abitanti importante che, magari, non viene servito dalla concorrenza per poi “atterrare” su bacini più rischiosi man mano che, grazie all’esperienza storica, si è maggiormente in grado di calibrare il già citato rischio, spesso tarando il format affinché sia adatto ad uno sviluppo massivo.

Questo è un po’ anche il caso dei discount i quali, se al principio si concentravano nelle periferie delle città o, comunque, nelle zone del Paese a reddito più basso, con format talmente semplici e basici da apparire commercialmente poco invitanti, oggi investono in strutture estremamente costose e ad alto impatto visivo. Anche i prodotti che vendono, nel tempo, sono migliorati qualitativamente al fine di intercettare una platea sempre più vasta, composta sia da chi risparmia per necessità sia da chi, invece, lo fa cogliendo un’opportunità.

Questo articolo è scritto con gli strumenti di analisi messi a disposizione dall’Istituto GeoRetail Italia, ente che monitora e studia i bacini d’utenza oggetto di sviluppo del retail sia da un punto di vista demografico che in termini di performance degli operatori in essi presenti, ha l’obiettivo di analizzare i tratti comuni dei luoghi caratterizzati dall’apertura di un punto vendita EuroSpin negli ultimi mesi.

I negozi campione sono 8 ma bisogna precisare che le osservazioni qui riportate riguardano associazioni fatte “dall’alto”, ovvero che si basano su dati confrontabili tra loro ed afferenti alla qualità della popolazione e dei concorrenti. È fondamentale tenere presente che, quando si analizza un contesto per valutare di aprire un punto vendita, a questi dati bisogna affiancare analisi ad hoc che riguardano le caratteristiche peculiari di ogni singolo bacino d’utenza.

Detto ciò, partiamo dicendo che, in diversi casi, nei contesti analizzati, esiste una presenza sopra la media di popolazione over 60 che, un po’ di conseguenza, si porta dietro un numero importante di single o di famiglie con pochi componenti.

Entriamo nel merito delle analisi:

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Massimo Schiraldi
Massimo Schiraldi
Fondatore e Amministratore della Netbound, società specializzata nel management consulting indirizzato al Retail ed all’industria alimentare, è appassionato del commercio in tutte le sue forme. È stato membro del CdA ed Amministratore Delegato di società operanti nella produzione e distribuzione di beni di largo consumo. Ha viaggiato in Europa e negli Stati Uniti (dove ha risieduto) per analizzare le formule di retail con le migliori performance. e-mail: m.schiraldi@netbound.net

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