Coopbox, storico marchio del packaging per il confezionamento degli alimenti freschissimi e della gelateria, è stata tra le prime aziende in Europa ad avere avviato la produzione e la vendita di vassoi in polistirene espanso estruso (XPS) oltre 50 anni fa.

Le vaschette in XPS hanno accompagnato dagli anni ‘70 lo sviluppo della distribuzione organizzata e a seguire dell’industria alimentare, consentendo la diffusione del moderno take-away come modalità di vendita e di acquisto fino ad allora sconosciute.

La scelta dell’XPS come materiale di confezionamento prese il là dalla valutazione delle sue eccezionali caratteristiche funzionali: leggerezza, rigidità, macchinabilità, potere assorbente. L’XPS grazie alla sua struttura composta da aria per il 90% permette di realizzare contenitori utilizzando fino al 50% in meno di materia prima rispetto ad altri materiali.

Questo 50% di leggerezza si traduce in risparmi sia a livello economico che ambientale: ancora oggi non esistono vaschette per il confezionamento capaci di garantire lo stesso livello di protezione e conservazione con un carbon footprint e un costo paragonabile a quello dell’XPS.

Questi ineccepibili vantaggi prestazionali ne hanno garantito per anni la diffusione rispetto ad altre soluzioni di confezionamento, fino a che la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale ha alimentato interrogativi, peraltro infondati, sul fatto che un imballaggio con oltre 50 anni di vita potesse essere la soluzione ideale anche per il futuro.

Molto si è detto e scritto rispetto al fatto che altri polimeri o altri materiali non plastici potessero rappresentare una valida alternativa alla vaschetta XPS, ignorando che il polistirene possiede intrinsecamente ottime caratteristiche di riciclabilità sia per processi di riciclo meccanico, a basso contenuto energetico, che chimico.

Da questa consapevolezza da parte dei trasformatori di XPS è scaturito il lavoro di un’intera filiera produttiva e tecnologica che ha coinvolto anche consorzi di recupero, riciclatori e produttori di materia prima, sia in Italia che in altri Paesi europei come Francia e Belgio.

Ha così visto la luce l’r-XPS, ovvero un imballaggio XPS che contiene polistirene riciclato post consumo proveniente dalla raccolta domestica.

L’r-XPS è un prodotto circolare in cui il polistirene, proveniente dalla filiera alimentare (vassoi XPS per alimenti, contenitori per yogurt, bicchieri, ecc.), viene prima selezionato, riciclato e quindi inserito nelle ricette di produzione dei vassoi espansi.

La sicurezza alimentare dell’r-XPS è stata certificata dai più importanti istituti di ricerca, sia nazionali che europei, e rispetta i più stringenti vincoli e requisiti previsti dalla normativa in materia di food contact, la quale prevede la presenza di uno strato di barriera funzionale che separa il materiale contenente riciclato post consumo dall’alimento.

Studi esterni di life cycle assessment hanno confermato che oggi, grazie alla possibilità di inglobare fino al 50% di materiale post consumo nello strato interno, i vassoi r-XPS non hanno eguali in termini di taglio delle emissioni e contenimento dell’impatto ambientale, rispetto a tutti gli altri materiali utilizzati per la produzione di vaschette per alimenti.

Questo è il risultato di una ricetta che prevede il 50% in meno di materiale, di cui una parte (fino al 50%) è stata sostituita con materiale riciclato da post consumo.

Dalla sua introduzione sul mercato la vaschetta r-XPS si è fatta strada sui banchi della GDO, in Italia e nel resto del mercato europeo. È di fatto oggi uno standard per quanto concerne le vaschette barriera destinate al confezionamento top-seal o skin-tray. A partire dal 2022 tutte le confezioni prodotte e commercializzate da Coopbox e dalle altre società del Gruppo Happy, cui Coopbox appartiene, hanno un contenuto di r-XPS fino al 50% del loro peso.

Dalle vaschette barriera, lo sviluppo della gamma ha poi interessato i vassoi destinati al confezionamento stretch con film estensibile (PE, PVC o COMPOSTABILE): oggi è possibile per i clienti della GDO e dell’industria alimentare convertire interamente la propria gamma con formati e colori realizzati in r-XPS, offrendo ai propri clienti un’evoluzione naturale e sostenibile della vaschetta a cui sono abituati da anni.

Sia le vaschette tradizionali che quelle drenanti possono essere declinate in versione r-XPS, nel caso di quest’ultime, prevedendo eventualmente la presenza di un pad assorbente per i prodotti a rilascio di siero, come le carni e i prodotti ittici.

Lo sviluppo dell’offerta di vassoi r-XPS consente alla GDO e all’industria di abbattere la CO2 associata ai materiali di confezionamento senza stravolgere il visual del display, senza la necessità di interventi sulle linee di confezionamento e senza appesantire la parte dei costi, così di attualità in questa fase storica caratterizzata da forti spinte inflazionistiche che rischiano di minare i volumi di vendita anche dei freschissimi.

Questa nuova tecnologia di produzione, che ha richiesto investimenti sia nel design del prodotto che negli impianti di trasformazione, è oggi installata presso tutti i siti di produzione di vassoi in r-XPS del Gruppo Happy, quali Coopbox, Magic Pack e Sirap France, consentendo una completa rete di copertura e sicurezza di fornitura a beneficio dei propri clienti a livello europeo.

Anche l’approvvigionamento del materiale riciclato è in fase di continua espansione. Da una parte si contano sempre più progetti di investimento sia nel riciclo meccanico che in quello chimico a opera di primari gruppi industriali quali Versalis, gruppo ENI e Michelin, in Francia. Dall’altra lo stesso Gruppo Happy, socio di Evolution, sta concludendo l’avvio di un innovativo impianto di selezione e riciclo delle plastiche nel sud Italia: si tratta di un investimento di diversi milioni di euro che garantirà la fornitura di decine di migliaia di tonnellate di materie plastiche post consumo al mercato e al gruppo stesso e nuovi posti di lavoro.

Coopbox, e quindi il Gruppo Happy, non solo producono l’r-XPS, ma sono in grado di offrire ai propri clienti anche altre tipologie di imballaggi, per ortofrutta, pasticceria, gastronomia, sia calda che fredda e altro, in APET, r-APET, PP, CA, ecc. per applicazioni stretch e MAP, tutti accomunati dalla stessa impronta di circolarità e sostenibilità.

Tuttavia, la consapevolezza radicata all’interno del gruppo e trasmessa costantemente con forza al mercato è che, oggi, l’r-XPS è una sicurezza per la GDO e l’industria alimentare, perché possono sviluppare i propri progetti di sostenibilità del packaging sulla certezza delle prestazioni, degli approvvigionamenti e dell’intera filiera produttiva, e naturalmente della sicurezza alimentare.

Coopbox e il Gruppo Happy sono a fianco dei propri clienti per accompagnarli in questo percorso, che parte dal passato per proiettarsi verso il futuro: consulenza, ecodesign e partecipazione alla comunicazione in store sono ingredienti di un approccio alla co-creazione per trasformare il proprio banco dei freschi da un display tradizionale a un display innovativo ed ecosostenibile.