Coop Alleanza 3.0 e Unicoop Firenze sono i due colossi di Coop Italia, le due grandi aziende retail che rappresentano assieme circa il 40% del totale fatturato del gruppo nazionale. Hanno storie completamente differenti che si sostanziano in modelli di business diversi, la prima è la “regina” degli Ipermercati in Italia, la seconda è il grande competitor di Esselunga in Toscana.
I territori: Unicoop Firenze ha un enorme vantaggio rispetto alla sorella emiliana: l’estensione territoriale è limitatissima in confronto con Alleanza 3.0, e questo comporta ottimizzazioni di vario genere, oltre ad una semplicità intrinseca nella costruzione degli assortimenti.
Le due imprese hanno depositato i bilanci dell’anno 2022, il più difficile che la storia della grande distribuzione alimentare ricordi, almeno negli ultimi 30 anni, e gli esiti pubblicati a bilancio sono stanzialmente diversi per le due grandi cooperative: una ha saputo continuare a portare profitto i conti aziendali, almeno nella gestione caratteristica (Ebitda), mentre l’altra ha calato la sua redditività operativa lorda riportandola al passato, quasi in terreno negativo.
Di fatto, l’anno 2022 non è stato così difficile come quello che abbiamo raccontato nella spiegazione al bilancio di Esselunga, ma sicuramente ha portato alcune sofferenze che, va detto, sono limitate rispetto a quanto ci si poteva aspettare.
Le due imprese in analisi, però, non si comportano allo stesso modo nella loro patrimonializzazione, come vedremo: una lo accresce, l’altra lo erode.
In mezzo a questa semplice spiegazione ci sono molte puntualizzazioni che vale la pena raccontare nelle prossime righe che spiegheranno, nel modo migliore possibile, come queste due cooperative hanno affrontato l’annnus horribilis.
I ricavi di Unicoop Firenze sono stati spinti molto dall’inflazione; infatti, la crescita dell’azienda è stata del +12,32%, mentre Coop Alleanza 3.0 ha calato i ricavi del -5,46%. Ma attenzione, esiste una spiegazione decisamente plausibile: a Coop Alleanza 3.0 manca il fatturato dei punti vendita che sono stati concessi in franchising, ciò significa meno fatturato ma soprattutto meno costi. Lo vedremo. Gli abbonati PREMIUM alla fine dell’articolo troveranno il pdf completo dell’analisi oggetto della pubblicazione.
Il margine commerciale delle due cooperative
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